Il Milan di Pioli è un rompicapo infinito

Il Milan di Pioli: un enigma continuo

Il Milan di Stefano Pioli é un cane che si morde la coda. Per quanto cerchi di distaccarsi dai suoi difetti, ritorna per scivolare nel limbo. Un rompicapo indecifrabile che ti illude di poter essere risolto, per poi deluderti spudoratamente.

L’ex tecnico della Fiorentina aveva iniziato la sua avventura in rossonero proprio contro il Lecce. Finì 2-2 a San Siro, proprio come ieri. Anche allora, i salentini ripresero il match, pareggiando però, negli attimi finali.

Di acqua sotto i ponti sembra esserne passata parecchia, eppure c’è sempre  quell’asticella che non è stata scavalcata.

Gli infortuni sono una problematica cronica che attanaglia  ancora il diavolo. Il crollo mentale che non viene mai superato. La chiave tattica che finisce per perdersi nel caos.

A novembre compaiono giá troppi interrogativi che martellato l’ambiente. I punti di distacco da Inter e Juve sono troppi.

Se si confrontano le passate stagioni, si notano solo peggioramenti.
Nove punti in meno rispetto alla stagione scudettata, tre in meno  rispetto allo scorso anno.

Il mercato è stato di livello, mettendo d’accordo ogni componente. L’allenatore però non ha tratto fin qui, i benefici impostati e prospettati.

La vittoria contro il PSG in Champions League ha edulcorato il clima come una semplice caramella. Il suo dolce sapore è poi puntualmente finito e dissolto in poco tempo.

Il Milan di Pioli, torna sempre al punto di partenza dunque. Come un labirinto che ti costringe a restare bloccato in  un determinato punto.

Se ci sono margini di svolta potrà dirlo soltanto il tempo. La maggior parte dei tifosi chiede già a gran voce la testa dell’allenatore. Per loro la situazione è ormai irrecuperabile.

Altri sperano nel ritorno imminente di Ibra, che potrebbe portare nuova fiducia al contesto Milan. Proprio come fece già da giocatore.

Sbloccando quel  rebus che aveva già ingabbiato Pioli e in cui sembra essere nuovamente ricascato.