Champions League

Luis Enrique: “Donnarumma? Una serata che lo farà crescere”

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Dopo aver ascoltato Stefano Pioli e Mike Maignan da Milanello, è tempo anche per le parole in conferenza stampa di Luis Enrique e Milan Skriniar in conferenza.

Le parole di Skriniar

“Mi aspettavo che la. nuova esperienza con il Psg non potesse essere semplice, ma sono felice. Ho giocato 6 anni qua, so come affrontare questo stadio. Possiamo vincere giocando come sappiamo fare. Vogliamo dare continuità ai nostri risultati, abbiamo tutte le caratteristiche per fare bene domani. Mi piace il nuovo stile di gioco, dobbiamo stare più attenti dietro, stiamo migliorando come individualità.

Ho vinto tanto qui con l’Inter, oggi però voglio fare bene con il Psg e voglio vincere trofei con questa maglia. Non so chi avrà più pressione, noi faremo di tutto per vincere domani. Mi piace giocare con Marquinhos, ma non importa chi gioca: l’importante è vincere le partite. Donnarumma non è preoccupato, è tra i più forti al mondo, sono sicuro che sarà concentrato al 100% per fare bene. Sarà una partita speciale per me. Sarà una partita diversa dall’andata, il Milan è inn difficoltà ma in questi momenti le grandi squadre reagiscono. Marotta? Non voglio creare polemiche, tutti nel club sanno come sono andate le cose. Il Derby qui è sempre speciale, sento spesso i miei ex compagni. Per gli interisti è sempre bello quando il Milan perde, ma noi domani vogliamo passare il turno”

Le parole di Luis Enrique in conferenza

“Io sono sempre ottimista. Sappiamo che sarà una partita molto difficile, in uno stadio molto importante. Sarà una partita diversa dall’andata, la nostra filosofia non cambia: vogliamo tenere il pallone, vogliamo vincere. Sono molto contento del lavoro che i miei ragazzi stanno avendo, stiamo dimostrando di essere competitivi in ogni partita per vincerle tutte. Donnarumma ha già giocato qui, fa parte del calcio che i grandi giocatori debbano affrontare certe sfide per crescere. Zaire-Emery è un diamante, ma più che le sue qualità è importante che sia intelligente a giocare con i suoi compagni e a posizionarsi in base a loro. Io non gli insegnato nulla su questo, sapeva già tutto. E poi è molto umile, ha una famiglia di grandi valori. Prestiamo attenzione speciale all’avversario e ai suoi giocatori più determinanti, ma il nostro obiettivo è fare la nostra partita così che è l’avversario a doversi adattare a noi. Noi dobbiamo subito recuperare palla”.




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