Champions League

Inter-Real Sociedad, Inzaghi: “Volevamo arrivare primi ma loro erano forti. Thuram fuori per scelta tecnica”

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Intervenuto in conferenza stampa, Simone Inzaghi ha analizzato il pareggio di San Siro contro la Real Sociedad. Queste le parole del tecnico nerazzurro:

Dal suo punto di vista, quanto rammarico c’è? Forse troppo turnover?
“Sono molto soddisfatto, ho fatto i complimenti ai ragazzi per il girone che hanno fatto, da imbattuti. Volevamo arrivare primi, fare una vittoria davanti ai nostri tifosi, ma davanti a noi c’era un avversario che si è dimostrato molto forte. Abbiamo fatto meglio di San Sebastian, non abbiamo concesso nulla e abbiamo avuto le occasioni per vincere la gara. Ho poco da dire ai ragazzi, abbiamo trovato una squadra molto aggressiva, che ha fatto ottime pressioni: onore a loro, è normale che abbiamo entrambe dodici punti e volevamo arrivare primi. Sappiamo che il sorteggio sarà meno agevole ma ci penseremo a febbraio”.

Thuram fuori per problemi?
“No, è stata una scelta tecnica. Avrei aspettato, anche perché nel primo tempo aveva lavorato tantissimo e poi ho deciso di cambiare lui. Ho avuto risposte importanti, avevamo qualche mancanza ma i ragazzi hanno risposto bene. Con Dumfries e Pavard, Cuadrado avrebbe giocato meno, ha dato grande disponibilità e lo ringrazio, perché ha fatto novantacinque minuti contro una squadra difficilissima”.

Quanto studierete la Real Sociedad?
“Beh, io penso che abbiano messo in difficoltà Real Madrid e Barcellona, parliamo di un’ottima squadra ma la mia Inter non è stata da meno. All’andata avrebbero meritato più loro, questa sera avremmo meritato più noi”.

Può essere una serata di stimolo?
“È una serata di stimolo, di contentezza, di felicità. Siamo orgogliosi di quanto fatto, complimenti alla squadra e al pubblico: volevamo arrivare primi, ma abbiamo trovato un avversario di valore. Hanno palleggio e aggressioni, contro cui non è semplicissimo: l’hanno toccato con mano tante avversarie, quest’anno è la prima che pareggiano”.

Pensi che si stia forzando troppo l’idea di un’Inter fortissima che deve vincerle tutte?
“Mah, fa parte del gioco. Dobbiamo continuare così, per ora non ho nulla da dire ai ragazzi: hanno fatto un grandissimo lavoro, avevamo due obiettivi da centrare, il primo era la qualificazione ai mondiali per club. Domenica andremo a Roma poi la Coppa Italia: non dobbiamo fermarci, giocheremo tante partite ravvicinate”.




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