Emiliano Viviano ha parlato in conferenza stampa del momento dell’Ascoli, analizzando il cammino della squadra dopo il girone di andata:
“In B non c’è nulla di impossibile, se continuiamo ad avere l’atteggiamento delle ultime partite sono certo che abbiamo i mezzi per mettere in difficoltà la squadra più forte del campionato.
Non siamo stati all’altezza della piazza e delle aspettative, non ci sono scusanti, solo combattendo su ogni pallone possiamo raggiungere la salvezza, gli alibi sono per i perdenti.
La squadra lavora bene, nelle ultime partite abbiamo avuto determinazione, voglia feroce nel lottare su ogni pallone, ma, se non è bastato, vuol dire che dobbiamo fare meglio”.
Sulle direzioni arbitrali:
“Secondo me qualcosa abbiamo pagato, gli errori arbitrali ci sono come ci sono quelli dei calciatori, dobbiamo essere fortunati o bravi a portarli dalla nostra parte, ma questo aspetto non può essere un alibi, inoltre non giudico gli arbitri dagli episodi, ma in generale”.
Sul rendimento personale e della difesa:
“Non mi interessa il mio rendimento, l’obiettivo è aiutare la squadra, quindi avrei preferito fare qualche errore pur di vedere la squadra con 7-8 punti in più, spero che le mie prestazioni positive siano di contributo a fare punti. Se la difesa è migliorata è merito dell’atteggiamento della squadra. Se escludiamo i 25’-30’ di Venezia, abbiamo subito veramente poco con Reggiana, Spezia, Catanzaro, Pisa e Cittadella. Probabilmente dobbiamo essere più determinanti davanti. Bellusci, Botteghin e Quaranta sono difensori forti, che hanno fatto bene e che spero facciano il bene dell’Ascoli anche in futuro, visto che due su tre sono in scadenza. Le nostre sorti dipendono anche dall’esperienza, dalla forza, dalla voglia e dalla passione di Eric – per lui parla la carriera – e Peppe, che sappiamo quanto tenga all’Ascoli”.
Su Valzania:
“Lo conoscevo, è un giocatore importante, abbina qualità e quantità, ha inserimento, cosa che un po’ ci è mancata, si è messo subito a disposizione.
Il primo giorno gli ho detto ‘preparati perché qua gli allenamenti sono da “survivor”’; ho visto che ha retto bene, quindi l’importante è che chiunque arrivi sappia che qua c’è da mettersi l’elmetto e andare forte in tutti gli allenamenti”.
Sul Parma:
“E’ una squadra che oggi potrebbe già fare la Serie A per calciatori in rosa, quindi dovremo ribattere colpo su colpo; se lasci l’iniziativa a un avversario così forte, ti può far male in ogni momento, dovremo surclassare il Parma in corsa, voglia e fame perché oggettivamente siamo inferiori dal punto di vista tecnico”.
L’ultima considerazione è sul nuovo preparatore dei portieri Brambilla:
“Vorrei dire che mi sono trovato bene sia con Fischetti che con Aquilanti, li ringrazio entrambi. Andrea Aquilanti si è mostrato professionista serio, lo ringrazio per il suo contributo, è stata fatta una scelta diversa; con Brambilla ho lavorato alla Samp con Zenga, è molto preparato, ha lavorato ad alti livelli con grandi portieri”.