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Recensione alla silloge “Dimensioni parallele” di Francesca Patitucci, edito da NOIQUI
L’autrice ripensa ad “una corsa in tandem senza pedali” al “niente…colmo d’amore”, resta “nuda di fronte a verità menzognere”
Recensione alla silloge “Dimensioni parallele” di Francesca Patitucci.
“Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa.” Così scriveva Eraclito circa venticinque secoli fa. E lo sa bene Francesca Patitucci che con i suoi versi fa emergere la bellezza del contrasto insita nella sua vita, nella vita di tutti noi. Un contrasto che non è mai statico ma costantemente in divenire e, in quanto tale, inafferrabile. Ciò che la poetessa ci riporta è la bellezza del brivido della sfumatura tra un opposto e l’altro, tra profondi abissi e cieli tersi, “tra due palpiti d’un cuore solo”, tra le due rive parallele all’interno delle quali smaniamo “nelle luci danzanti della notte inquieta”, nel nascere e morire della quotidianità, “in bilico tra pane sapido e un sorso di vino” nel tentativo di mitigare quell’inquietudine che le brucia dentro e nella quale vediamo riflessa anche la nostra inquietudine. E, mentre “la clessidra del tempo impietosa prosegue senza fermate”, paure, rimpianti, malinconia e profonda nostalgia, fanno da sfondo a immagini concrete in cui la natura si lascia travolgere dalle emozioni dell’autrice ma non si dà comunque per vinta regalando albe di rinascita all’anima sensibile della Patitucci, tepore ai suoi “respiri insonni”.
E la preghiera viene in aiuto durante il viaggio tra le due opposte rive mentre l’autrice ripensa ad “una corsa in tandem senza pedali” al “niente…colmo d’amore”, resta “nuda di fronte a verità menzognere”. E il tempo, è vero, è fugace ma solo quello che non resta intrappolato fra le maglie dell’anima e che l’autrice ha imparato a tenere stretto dentro sé.
Accanto a temi intimistici trovano spazio dediche alle donne iraniane, pensieri rivolti all’Olocausto, viaggi in prosa per riabbracciare chi ormai non c’è più.
Attraverso uno stile originale e un linguaggio semplice e immediato l’autrice ci accompagna fra le sue intime sponde per gustare a fondo il sapore intenso delle sue sfumature lungo la strada che s’apre già in copertina e che ci condurrà a conoscere il suo variegato mondo nella speranza di poter trovare, prima o poi, “la chiave giusta ad aprir la porta, ora socchiusa, a sorrisi affamati d’amore”.
Recensione di Alessandra Bucci
Alessandra Bucci è un’autrice abruzzese che ha al suo attivo nove pubblicazioni tra raccolte di poesie, racconti e romanzi. Insegna lettere nella scuola secondaria di primo grado, ha vinto numerosi premi letterari e ha fatto parte di diverse giurie di concorsi letterari disseminati nel territorio nazionale.
Da gennaio 2023 cura la pagina culturale della rivista on-line Oggisportnotizie con articoli vari, recensioni e videorecensioni.
Il libro è in vendita a questo link.
Qui trovate la videorecensione del libro.
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