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ESCLUSIVA – Nesti: “Juve, serve un’impresa. E su Bonaventura…”

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Carlo Nesti

Aspettando la tanto attesa sfida tra Inter e Juventus di domenica 4 febbraio, abbiamo contattato il giornalista, scrittore e telecronista sportivo Carlo Nesti, che ci ha parlato non solo del derby d’Italia, ma anche del recente stop dei bianconeri contro l’Empoli e di un possibile acquisto last minute della Vecchia Signora.

Di seguito, le dichiarazioni di Nesti ai nostri microfoni.

Esclusiva – Nesti: “In disaccordo con Allegri”

Ci avviciniamo a Inter-Juventus. La battuta d’arresto dei bianconeri contro l’Empoli cambia qualcosa relativamente a questa sfida?

“Qualcosa cambia. Se contro l’Empoli fossero arrivati, come tutti si aspettavano, i tre punti, sarebbe stato decisamente meglio per la Juventus, perché saresti arrivato alla sfida con l’Inter con un’autostima e delle motivazioni superiori. Nonostante ciò, la partita rimane comunque importantissima. Mi è sempre difficile, quando non siamo alle ultime giornate di campionato, parlare di partita decisiva… però è molto molto importante, questo è fuori discussione.”

Come giudica la diatriba post Juventus-Empoli circa la gestione della partita da parte di Massimiliano Allegri?

“Per quanto riguarda l’andamento dell’incontro, devo dire che io non mi sono trovato d’accordo con Allegri, nel senso che, nonostante l’inferiorità numerica, la Juventus non doveva e non poteva disputare una partita del genere. È stata una gara totalmente difensiva, nella quale il possesso palla è stato in prevalenza degli avversari. Credo che, per una volta, la soluzione – faccio soltanto un esempio – di togliere un difensore centrale, che poteva essere Alex Sandro, arretrando sulle fasce in una difesa a quattro i laterali, inserendo Yildiz e giocando così con due punte, in una partita che si doveva vincere, sarebbe stato un atto doveroso. Mi rendo conto perfettamente che Allegri mi risponderebbe che così la Juventus avrebbe rischiato addirittura di perderla. Io dico che, se sei la Juventus, anche e soprattutto quando giochi contro l’Empoli, anche in dieci contro undici devi provare a vincere la partita.”

“Juve, serve un’impresa”

Secondo lei questa Juventus può dare fastidio all’Inter fino alla fine?

Il calcio è folle e, proprio per questo, scattare delle fotografie che siano oggettive e razionali può anche non servire a nulla, però è quello che devono fare gli osservatori, gli opinionisti e i giornalisti in generale. Io dico questo: per quanto riguarda la difesa, le due squadre sono equivalenti, perché entrambe hanno un pacchetto arretrato di primissimo ordine e un’organizzazione difensiva eccellente. Per quanto riguarda il centrocampo, sicuramente è superiore quello dell’Inter, mentre in attacco la Juventus, con questo Vlahovic, sta rimontando posizioni. Però, secondo me, Lautaro Martinez e Thuram rappresentano una realtà che è ancora superiore a quella dell’attacco della Juventus, soprattutto tenendo conto che tra i bianconeri sta mancando un Chiesa nelle migliori condizioni, che avrebbe consentito alla squadra di Massimiliano Allegri di andare a Milano con delle eccezionali possibilità. Fortunatamente è sbocciato Yildiz, che è una fonte di creatività straordinaria e che ha mostrato un’ottima intesa con Vlahovic. Però ripeto, da un punto di vista razionale, la squadra più forte del campionato è l’Inter e, di conseguenza, per la Juventus sarebbe davvero una grande impresa andare a vincere a Milano.”

Ma se dovesse capitare?

“Beh, a quel punto, la Juventus, pur con i suoi limiti, concorrerebbe decisamente alla lotta per lo Scudetto.”

“Bonaventura? Vi dico la mia”

Visto che ha parlato del centrocampo bianconero, come vedrebbe un approdo alla Juventus di Bonaventura? Riuscirebbe a ridurre, anche solo in minima parte, il gap con l’Inter in quella zona di campo?

“Io sono un ammiratore di Bonaventura, però mi rendo anche conto dell’età di questo giocatore. C’è da dire che sta vivendo il periodo più bello della sua carriera, quindi si tratterebbe di un acquisto utile per questi cinque/sei mesi di campionato. In tutta onestà, non penso che, però, cambierebbe di molto la situazione. Ci vorrebbe un altro tipo di giocatore, anche dal punto di vista anagrafico. Se arrivasse, non sarei certamente uno di quelli che si strappa i capelli, nel senso che sarei curioso di vederlo in maglia bianconera”.

Ringraziamo Carlo Nesti per la gentilezza e la disponibilità.




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