Coppa Italia
Juventus-Frosinone, Allegri: “Grazie ai tifosi, non so dove possiamo arrivare”
Juventus-Frosinone: le parole di Allegri in conferenza stampa
Juventus-Frosinone: nella conferenza stampa post partita, Massimiliano Allegri ha analizzato il successo per 4-0 ottenuto contro gli uomini di Eusebio Di Francesco. Queste le parole del tecnico toscano.
Sono arrivate due vittorie convincenti in Coppa Italia: dove può arrivare questa Juventus?
“Non lo so dove può arrivare. Questa sera dovevamo qualificarci per la semifinale. Siamo cresciuti nel finale”.
Non sembra esserci più differenza fra i più giovani e i meno giovani: cosa ne pensa?
“Stiamo lavorando tutti i giorni, abbiamo tempo in settimana e lo sfruttiamo per trovare empatia e conoscenza fra i giocatori. E più si conoscono e meglio giocano insieme”.
Quali insidie può rappresentare la Lazio in semifinale?
“Ora abbiamo un po’ di campionato da giocare. Alla Lazio penseremo poi ad aprile, è un’ottima squadra. Ora dobbiamo recuperare e da sabato mattina pensare solo al Sassuolo, con loro abbiamo preso quattro gol e passato una brutta serata all’andata, dobbiamo farci trovare pronti”.
Cosa ne pensa dei cori di stima e affetto per lei da parte dei tifosi e delle parole di Giuntoli nel pre partita.
“Le parole del direttore non le ho sentite. Con i tifosi ho sempre avuto un ottimo rapporto, ho sempre cercato di fare al meglio il mio lavoro e dobbiamo continuare a fare quello che facciamo in campo cercando di ottenere il massimo dei risultati. I tifosi quest’anno ci stanno dando una grande mano”.
Su Milik
“Con le punte è così, magari non segni per un po’ poi ne fai tre. Però ha sempre giocato buone partite”.
Sarà complicato tenere Yildiz in panchina? E sulla crescita di McKennie
“Intanto recuperiamo Chiesa al meglio, perché c’è bisogno di lui. Yildiz sta crescendo bene, però lasciamolo tranquillo. McKennie ha fatto un’annata non bella l’anno scorso e aveva voglia di rifarsi: deve continuare a correre e fare assist”.
La differenza di gol tra Coppa Italia e campionato: stimoli diversi o casualità?
“Credo sia una causalità. In campionato magari trovi squadre che ti danno meno spazi e si chiudono di più e hanno un’attenzione maggiore”.
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