Serie B

Serie B, ecco la nostra top-11 del girone d’andata

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Il girone di andata, che è ormai alle spalle, ha sancito la netta superiorità del Parma, primo con 41 punti; dietro i ducali, Venezia e Como, un pò lontani, sono a 35. Segue l’orgoglioso Cittadella a 33, quindi Palermo e Cremonese a 32. La zona play-off è chiusa da un Catanzaro (30) mai deludente sul piano del gioco e da un ambizioso Modena (28). In coda, la zona play-out spetta, allo stato, a Lecco e Ternana, ma entrambe in decisa risalita, mentre la retrocessione è questione riservata, dopo 19 giornate di campionato, ad Ascoli, Spezia e Feralpisalò. Marchigiani e liguri costituiscono sorprese in negativo, mentre i lombardi scontano i troppi punti persi anche per l’indisponibilità del proprio impianto di gioco; per gli incontri interni, li ha ospitati il Garilli di Piacenza. Particolare non trascurabile: tutte e cinque, in corso d’opera, hanno provveduto a giubilare i tecnici con i quali avevano iniziato la stagione.​ La zona cuscinetto va dai 25 punti del Brescia ai 20 del Sudtirol, ma nessuno pensa di poter dormire sonni tranquilli. Alla ripresa, complici anche le prime operazioni al mercato di riparazione, per molte comincerà un’altra storia. Andiamo a conoscere la nostra top-11 del girone d’andata di Serie B.

La nostra top-11 del girone d’andata di Serie B

Il campionato è una fucina continua di sorprese e d’imprevedibilità e, come sempre, riesce a mettere in mostra giovani talenti, promesse da seguire con cura ed attenzione, gente navigata e di categoria. Molto dipende dagli obbiettivi d’inizio stagione oppure da necessità economiche e di bilancio, tanto altro dalla capacità di chi sa fare calcio senza lasciare spazio all’improvvisazione. A scegliere i migliori e quelli che cominciano a conoscere il palcoscenico della notorietà ci si può soltanto sbizzarrire, considerati i 500 calciatori e più che, settimanalmente, sono chiamati sui vari terreni di gioco.

Allora, pur se l’impresa non è nè facile nè semplice, si può provare a tracciare un’identikit di una squadra “ideale”, schierata con un 4-2-3-1, ed una sola certezza in materia: il rischio di scontentare tutto il resto della compagnia.
In porta, Emiliano VIVIANO. La sua esperienza e la voglia di rimettersi in gioco alla rispettabile età di 38 anni hanno catturato l’attenzione di quasi tutti gli addetti ai lavori. E, spesso, le sue parate sono state determinanti per evitare all’Ascoli guai ancora peggiori.

In una linea difensiva a quattro, la fascia destra spetta al greco Panos KATSERIS, 23 anni, del Catanzaro. Le sue qualità migliori sono corsa, velocità, imprevedibilità nell’affondare e buoni cross. Una vera sorpresa al suo primo anno di serie B, al punto da avere già attirato l’attenzione di club di Serie A, Monza su tutti. Sull’altro fronte, quello di sinistra, Pietro BERUATTO, figlio d’arte, batte la concorrenza per distacco. 25 anni, con buone esperienze nelle giovanili di Juventus e presenze nelle varie Under azzurre, ha esordito in B con la maglia del Vicenza nel 2020 per passare al Pisa nel 2021. Cursore instancabile e di buon senso tattico è pedina inamovibile nello schieramento toscano. Per i centrali di difesa, i giovani Alessandro CIRCATI del Parma, 20 anni, e Alessandro MARCANDALLI della Reggiana, 21 anni, hanno raccolto consensi unanimi. Il primo, dopo le apparizioni saltuarie della scorsa stagione, è ora diventato titolare quasi inamovibile. Ha personalità spiccata ed ottimo senso dell’anticipo. Non da meno, come rendimento, il difensore allenato da Nesta, che in materia specifica è un maestro. Di proprietà del Genoa, è tecnico, solido e ben strutturato, forte nei contrasti e dotato di buona accelerazione.

Centrocampo ed attacco

I centrali di centrocampo davanti alla difesa, con compiti di protezione ed impostazione, sono lo statunitense Gianluca BUSIO del Venezia, 21 anni, e lo spagnolo Adrian BERNABE’ del Parma, 22 anni. Il primo, versatile nei ruoli di centrocampo, è ambidestro, rapido, molto abile non solo in fase difensiva ma anche in quella offensiva, e quindi capace di servire palloni invitanti da giocare sotto rete. Lo spagnolo, con esperienze nei settori giovanili di Espanyol e Barcellona, è approdato a Parma proveniente dal Manchester City nel 2021. Talentuoso trequartista, è l’ennesima scommessa vinta da Pecchia che, come con Fagioli alla Cremonese, ha inteso sfruttarne le doti tecniche facendolo partire da dietro, per giocare al meglio i palloni catturati dai difensori. Il campo così si apre davanti e gli inviti per gli attaccanti arrivano con puntualità ed efficacia.
Sulla fascia destra della trequarti, spetta al rumeno Dennis MAN del Parma, 25 anni, la palma del migliore. Indubbie le sue qualità tecniche, impressionante la velocità in progressione, ammirevoli le capacità balistiche che, partendo da destra, lo portano a colpire con il sinistro, piede preferito. Su di lui il Parma aveva investito ben 15 mln di euro, facendone il calciatore rumeno più costoso di sempre.
Al centro, subito dietro la punta centrale, Simone VERDI del Como, 31 anni, è una luce che illumina qualsiasi giocata in attacco. Una carriera da giramondo, la sua, ed un talento mai espresso secondo potenzialità. Forse è mancata sempre un pizzico di convinzione in più, forse ha fatto difetto la capacità di stare sul pezzo e pensare soltanto al calcio. Un vero peccato, perché le doti tecniche di cui madre natura lo ha dotato avrebbero meritato migliore attenzione. Como, probabilmente, è la sua ultima chiamata. Simone, stavolta, sta onorando l’impegno al meglio delle sue qualità. E in riva al lago cominciano a sentire profumo di serie A.
A sinistra, un incursore con il vizio del gol: il polacco Adrian BENEDYCZAK del Parma, 23 anni, più volte chiamato a vestire anche la maglia delle giovanili del suo paese. Bravo ad attaccare la profondità alle spalle della linea difensiva avversaria, calcia indifferentemente di destro e sinistro. Non gli fa difetto la velocità e la capacità di tenere sempre sul chi va là le difese avversarie. Il ruolo di esterno sinistro di fascia gli è stato ritagliato su misura da Pecchia, dopo che le sue esibizioni da centravanti, ruolo originario, non avevano lasciato soddisfatti nè il tecnico del Parma nè gli appassionati del Tardini. I 7 gol finora realizzati sono un buon viatico per future e migliori soddisfazioni.

Punta centrale: ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta. Da Coda a Brunori, passando per Cutrone, Gytkjaer, Pohjanpalo, Iemmello e Novakovich; e ci scusino tutti gli altri che, non volendo, abbiamo trascurato. Ma la preferenza è volutamente andata su un nome nuovo, che sa di freschezza e voglia di arrivare. Antonio RAIMONDO in forza alla Ternana, 19 anni, in prestito dal Bologna. Finora 7 gol realizzati, che hanno consentito agli umbri di risalire la corrente e tornare a sperare in una salvezza senza code. Antonio attacca l’area come pochi, fiuta il gol, e sembra che il pallone vada, naturalmente, verso di lui per poter essere calciato in porta. E poi la mentalità: non quella di chi dopo qualche gol pensa che il mondo sia suo, ma tanta serietà e responsabilità. E’ di questa gente che ha bisogno il calcio italiano.

Infine il tecnico che dovrebbe guidare questo top-team: senza alcun dubbio Fabio PECCHIA, mister esigente, intelligente e disponibile al dialogo; votato ad un gioco d’attacco ma senza sbilanciare la difesa. Impegnato a ricercare soluzioni mai scontate e banali per conferire imprevedibilità alla manovra di attacco alla porta avversaria. Ha già al suo attivo due promozioni dalla B alla A con Verona e Cremonese. Quella con il Parma potrebbe essere la terza e lo consacrerebbe fra i tecnici più vincenti in cadetteria. Pronto a cimentarsi, senza dubbi e remore, come accaduto dopo la promozione a Cremona, su palcoscenici più prestigiosi.

A cura di Vincenzo Segreto.




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