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Serie B: il punto della ventunesima giornata

Vince anche il Palermo contro il Modena

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L’anticipo della 21^ giornata di Serie B mette di fronte, al Ferraris di Genova, la Samp di Pirlo ed il Parma capolista di Pecchia. Entrambe non uscite bene dalla precedente giornata di campionato. I blucerchiati partono forte, ma il loro “eretismo podistico” (cit. Gianni Brera) non produce risultati concreti. Il Parma soffre, ma tiene. Poi Pecchia riassesta il centrocampo, ordina più gioco sulle corsie laterali, dove Man e Mihaila, due frecce, fanno la differenza. Quasi in chiusura di tempo, il Parma passa prima con un rigore (c’era, non c’era, rigorino? Boh!) poi assesta la seconda mazzata che tramortisce la Samp; quindi, chiude la contesa nella ripresa con un terzo gol. La Samp è questa: molto movimento, mentalità offensiva ma non sempre concreta sotto rete. E la difesa è tutt’altro che impeccabile. Il Parma, cinico e pratico, sa come si governa una gara e, quando la batteria dei “trequartisti” è ispirata, per gli avversari è notte fonda.
Il Como registra una parziale battuta d’arresto a Reggio Emilia, dopo un primo tempo chiuso in vantaggio, di rimonta. Finisce in parità (2-2) una gara combattuta, che il Como aveva pensato troppo presto di aver fatto sua, ma con la Reggiana che non ha mai inteso arrendersi alla superiore tecnica dei lombardi. I quali, forse, hanno peccato di presunzione e sottovalutato la grinta e la voglia di stare sul pezzo degli uomini di Nesta.
Risale ancora in classifica la Cremonese, vittoriosa (0-1) a La Spezia; non farà stropicciare gli occhi per il suo calcio ma, passo dopo passo, anche a forza di 1-0 stentati, è ora al terzo posto, ad un solo punto dall’ascesa diretta in serie A. Stroppa è esperto in promozioni e sa come gestire anche momenti poco brillanti. Lo Spezia, invece, prosegue nel suo calvario senza fine che lo ha portato all’ultimo posto della graduatoria. Ben altre erano le aspettative di inizio stagione. L’ambiente ed i tifosi sono in ebollizione, il clima di sfiducia generale non aiuta.
Si ferma il Cittadella a Terni (3-1), dopo una lunga serie di risultati positivi. I rossoverdi umbri, nelle battute iniziali di gara, si salvano con la complicità di due legni, soffrono, tengono botta e risalgono la corrente. Vanno in vantaggio, vengono ripresi da Pandolfi, poi sale in cattedra il neo acquisto Gaston Pereiro. Confeziona due assist-gol e segna la terza rete che dà alla Ternana una vittoria corroborante in termini di classifica. Il Cittadella è una cooperativa di artigiani, ma di fronte ad un artista meritevole di più nobili palcoscenici deve solo inchinarsi.
Il Brescia non va oltre il pari (1-1) contro il Sudtirol che riesce ad imbrigliare le trame di gioco dei lombardi, creando loro mille difficoltà. La difesa a testuggine dei bolzanini mostra una solidità non da poco. Il pari per Maran ed i suoi arriva solo grazie ad un rigore concesso a seguito di consulto Var. Ma sulla sua genuinità non ci si può giurare con assoluta certezza. Cellino, in tribuna era l’immagine dello sconforto e della rabbia.
Cade anche il Catanzaro in trasferta (3-0), contro una Feralpisalò che soffoca ogni fonte di gioco calabrese. Il risultato è netto ed indiscutibile. I passi falsi degli uomini di Vivarini cominciano ad essere un po’ troppi, con una sola vittoria e quattro sconfitte nelle ultime cinque partite. La formichina Zaffaroni, invece, cerca un miracolo su cui pochi erano disposti a giurare dopo il suo avvento sulla panchina lombarda.
Nelle gare di chiusura giornata, eclatante il successo del Cosenza sul Venezia (4-2). I calabresi, contro ogni pronostico, sciorinano una prestazione di rilievo, con ben tre gol nei primi 21 minuti di gara. Il Venezia ne resta tramortito. Ed anche Vanoli, tecnico dei lagunari, non riesce a capacitarsi come sia potuto accadere. Il mattatore di giornata è Tutino, autore di una tripletta. La gara è avvincente, non solo per le tante marcature, ma anche per le diverse occasioni create e non sfruttate da una parte e dall’altra. Per le strategie tattiche, però, meglio ripassare un’altra volta, possibilmente con difese rivedute e corrette. In ogni caso, una grande boccata di ossigeno per il tecnico rossoblù Caserta, sempre sui carboni ardenti e con una panchina traballante; almeno così si dice negli ambienti del tifo cosentino.
Il Pisa fa risultato pieno a Lecco (1-3), colpendo in contropiede come meglio non si può. Forse Aquilani comincia a realizzare che cercare il gioco è cosa apprezzabile, ma conseguire i risultati è ancora più importante. Ora sono cinque i punti che separano i toscani dalla zona play-out dove, invece, annaspa il Lecco che, dopo il posticipo Ascoli-Bari al Del Duca potrebbe anche scalare fra le retrocedende dirette.
Il Palermo batte il Modena (4-2) in altra partita ricca di gol e di occasioni. Due volte in vantaggio, i rosa si fanno raggiungere da un avversario mai domo e deciso a vendere cara la pelle. Poi, ad una manciata di minuti dalla fine, il subentrato Soleri realizza una doppietta che manda al tappeto i gialloblù emiliani. Così il Palermo risale in classifica al sesto posto, in piena zona play-off, dalla quale è ora fuori la squadra di Bianco.
Tanti i gol di giornata, dunque. Merito di attacchi davvero bravi e prolifici o demerito di difese disattente e vulnerabili? Le prossime giornate aiuteranno a capire meglio.

A cura di Vincenzo Segreto.




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