Tennis
Berrettini: “Sto bene, torno a Phoenix. Sinner per me è un grandissimo stimolo”
Matteo Berrettini torna a parlare e lo fa in conferenza stampa, annunciando tante novità sul suo futuro.
Le parole di Matteo Berrettini in conferenza stampa
“Volevo ringraziarvi per essere qui. Tornerò a breve, mi sto allenando molto e come non mai. Spero di tornare presto a divertirmi e a farvi divertire come ho fatto in passato. Sono stato mesi complicati, non sono mai riuscito a competere ed ho sofferto molto. Mi impegnavo molto, ma non riuscivo a stare bene, è stato frustante. Ora sento di aver superato la cosa, sento una bella carica e non vedo l’ora di tornare in campo. Con il nuovo allenatore mi trovo molto bene, è uno molto tecnico, stiamo lavorando davvero su tanti dettagli. I miei problemi sono partiti tutti dal corpo: nella mia carriera mi sono sempre aggrappato alla testa, poi mi sono trovato in una fase di stallo nervoso che mi facesse superare tutto. Ora sto molto meglio. Il nuovo team mi ha analizzato da cima a fondo per capire la base dei miei problemi, perché il mondo del tennis ti porta un livello di stress molto alto. Ho una scogliosi da quando sono piccolo, potrebbe essere la base dei miei problemi, ci stiamo lavorando molto, abbiamo fatto tante piccole cose che oggi stanno facendo la differenza.
La settimana di Wimbledon è stata speciale: facendo un solo allenamento ho fatto un gran torneo e lì ho capito davvero quanto ami questo sport. Con Melissa Satta è finita, non stiamo più insieme. Abbiamo avuto un bellissimo rapporto, intenso, la devo ringraziare per tutto quello che ha fatto in un momento così difficile con me. Sento di avere il potenziale per tornare ad alti livelli, voglio essere competitivo come un tempo. Non giocherò Indian Wells, tornerò a Phoenix per poi fare Indian Wells. Il problema mentale è molto importante dei giorni d’oggi, quando si è sotto i riflettori tutto si amplifica, bisogna curare questo aspetto tanto che sono seguito da un mental coach da quando ho 17 anni. Provo una grandissima stima per Jannik, ho capito subito che fosse un ragazzo speciale. Ci scriviamo spesso, mi sta dando una grande mano e stare con i ragazzi durante la Coppa Davis mi ha dato una grande carica. Vedere un italiano come Sinner stare lì su, ma che allo stesso momento mi sta così vicino è motivo di orgoglio per me. Il momento più difficile è stato l’infortunio agli Us Open, soprattutto per le conseguenze perché facevo proprio fatica ad andare a fare fisio. Poi mi sono chiesto molte domande, giuste che mi hanno portato sulla giusta strada. Alcune volte nella vita bisogna sterzare di colpo, separarmi da Vincenzo Santopadre è stato importante per quanto possa essere crudo da dire. Il mio sogno? Vincere ancora uno Slam. Rifarei tutte le scelte che ho fatto, perché le situazioni mi hanno portato ad essere ciò che sono oggi. Non cambierei nulla perché sono contento della persona e del giocare che sono. Il 2024 non credo che sarà l’anno in cui potrò competere in uno Slam, ma spero di sbagliarmi. Sinner sarà tra i favoriti anche a Wimbledon. In passato mi sono confrontato con Paolo Maldini, mi ha fatto capire che la carriera è lunga e che le emozioni da vivere saranno ancora tantissime”.
Infine Matteo Berrettini conclude così la conferenza: “Ranking protetto? Si, inizierà da Indian Wells perché poi saranno 6 mesi che non sarei in campo. In Australia avevo superato il problema al piede, ma che poi mi hanno fatto capire che era meglio non tornare da lì infortunato. Abbiamo deciso di non rischiare, giustamente. I dubbi sul futuro? In passato mi sono chiesto se mai sarei tornato a divertirmi. Però i dubbi e le paure sono importanti, perché ti fanno capire che sei sulla giusta strada per tornare più forte di prima. A Sinner ruberei la risposta, l’ho visto dal vivo a Malaga ed è stato davvero impressionante”.
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