Interviste Esclusive

ESCLUSIVA – Postiglione: “Il calcio è uno strumento per proiettare un paese a 360 gradi”

Le parole di Alessio Postiglione

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Nella giornata di chiusura del calciomercato, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Alessio Postiglione. Il noto giornalista, e non solo, presente all’Hilton di Roma Eur La Lama, ha presentato il suo libro “Calcio, politica e potere”, raccontando il calcio nelle sue sfaccettature lontane dal campo ma di grande rilevanza economica. Specificando l’importanza dei diritti tv e degli investimenti nell’ infrastrutture. Ecco le sue parole ai nostri microfoni.

Postiglione: “La proprietà giallorossa puntava sul brand ‘Roma’ con interessi legati anche al cinema”

Riguardo la geopolitica nel calcio, secondo lei ci sono altri mezzi su cui gli arabi si appoggiano. L’acquisto del PSG o del Manchester City non fa pensare solo al campo ma anche alla possibilità di arrivare a infrastrutture.

“Si certo. Per esempio, la lottizazione e il rinnovo dello storico del Hotel Gallia di Milano è legato al fondo sovrano del Qatar, il cui presidente Al-Khelaifi è a capo anche di BeinSports e Al Jazeera Sports. Perchè oltre ai diritti televisivi esistono interessi anche in industrie di tipo tradizionale, e sappiamo che c’è una penetrazione, appunto, del Qatar in Francia anche dal punto di vista immobiliare. La stessa cosa riguarda anche altri paesi, quindi è ovvio che il calcio è uno strumento per proiettare un paese a 360 gradi.

Quali sono gli asset principali del Qatar? il gas, quello dell’Arabia Saudita ? Petrolio piuttosto che energia rinnovabili ma poi c’è l’obiettivo di promouvere tutti i settori industriali, soprattutto in paesi come quelli del Golfo, dove non conoscono la distinzione precisa tra Stato e mercato. Ma questo riguarda anche le politiche che possiamo fare noi in Italia, la Superlega in Arabia Saudita, serve a blandire un paese nei riguardi del quale l’export italiano che vale, 600 miliardi, l’anno scorso è cresciuto più di tutti, +15,6%  proprio in Arabia Saudita. Quindi una paese quando fa questa politica lo fa sicuramente perche incassa dei soldi ma anche per portare avanti il sistema paese”.

Non ci sono solo gli arabi. Anche altri paesi si muovono, ad esempio gli Stati Uniti. Che differenze nota nel modo di operare ?

“Quando parliamo di Stati Uniti e Arabia Saudita, ovviamente, parliamo di due soggetti diversi. Perchè l’Arabia Saudita è attrazione pubblica e statuale, la Cina ancora di più. Gli americani sono un paese che promuove un’economia libera di mercato e quando si tratta di impreditori privati gli interessi possono diversi. Sicuramente la proprietà della Roma, secondo me, puntava su Roma anche come brand ed interessi legati al cinema. E poi diciamoci la verita, per Roma, il calcio ad oggi è un’occasione persa. Perchè Roma è un brand incredibile questo riguarda anche un altro tema territoriale. L’Italia deve puntare più su Milano o Roma? Non facciamone una battaglia tra le due città, ma Roma è più un “brand” tra arte e cultura, però poi ci deve essere un settore industriale o locale che promuove in modo autorevole, con una vision, determinate politiche industriali e di promozione del brand. 

 

 




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