Serie A

La Fiorentina trova il suo Rinascimento con la manita al Frosinone

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Belotti e il ritrovato Ikoné aprono la via alla Fiorentina, che chiude i conti in 45′ per la prima vittoria nel 2024

Un successo contro la crisi e contro le critiche che sono piovute nelle ultime settimane, sia alla squadra che alla società. La Fiorentina ha oggi dimostrato una tesi che da inizio stagione era già più di una teoria: con una punta centrale d’esperienza e con gli esterni che esprimono qualità, il risultato arriva. Serviva probabilmente un ‘Gallo’ rimediato al mercato e il ritorno di Nico Gonzalez ed Ikoné al loro vero livello per risolvere quello che, in questo 2024, sembrava essere diventato un rebus.

Il Frosinone, una delle squadre che qualitativamente poteva mettere più in difficoltà nervi e sicurezze della Viola, si è ritrovata ad essere una mera comparsa al “Franchi”, dopo aver fatto tremare il Milan nel turno precedente. I ragazzi di mister Di Francesco rimangono così a zero vittorie in trasferta, un neo che potrebbe complicare alla lunga la corsa per la salvezza.

La Viola si rimette così in ballo per i posti di élite in Europa. Si tratta solo di un primo passo, ma rimane comunque da sottolineare il fatto che esso sia arrivato proprio nella settimana più complicata della presidenza Commisso, con i primi mugugni dei tifosi gigliati che sono arrivati addirittura a mostrare la porta a colui che avevano accolto e fino all’altro ieri trattato come un salvatore.

110 e lode

Nei primi minuti emergono un’altra volta pregi e difetti della Viola, così come le fragilità di una difesa oggi orfana di Ranieri. Il Frosinone arriva pericolosamente dalle parti di Terracciano in due occasioni, entrambe per errori di lettura e grazie al talento del tridente ciociaro. I padroni di casa riescono a rispondere con la traversa colpita da Beltran sugli sviluppi di un corner. La festa è solo rimandata di pochi minuti ed è quella del ‘Gallo’ Belotti per il suo gol numero 110 in Serie A: Ikoné penetra dalla destra e mette in mezzo per l’ex Roma che deve solo mandarla sul palo opposto.

Un colpo che sblocca i gigliati e lo stesso “Jorko” Ikoné, che solo tre minuti dopo entra di nuovo in area e va al tiro: la sua conclusione, deviata da Okoli, supera Turati e sancisce il raddoppio viola. Una doppia sberla per il Frosinone, che fino al 16′ sembrava più in palla. Addirittura la Fiorentina si concede il lusso di sprecare, con Mandragora, un 3-0 che avrebbe quasi rappresentato una sentenza sulla gara.

Il tappo è però stato posto sugli ospiti e sulle loro velleità: al 36′ è ancora Ikoné a mettere in mezzo una palla al bacio, Nico Gonzalez non la spedisce in rete. La Fiorentina non vuole tuttavia andare negli spogliatoi con i rimpianti e al 43′ trova il tris: Biraghi mette in mezzo da corner, svetta Quarta su tutti e di testa colpisce il sotto della traversa, con la palla che poi cade oltre la linea di porta. Feliciani fischia due volte, il Frosinone ha il morale sotto terra.

Un garbage time di 45′

I cambi di Eusebio Di Francesco testimoniano la volontà di non subire ulteriormente la gara, piuttosto che riaprirla. Niente però evita il poker viola: su una respinta del Frosinone, Duncan appoggia di testa sulla sinistra per Nico Gonzalez, che lascia partire, di destro al volo, un missile terra-aria su cui Turati non può nulla.

I ciociari tornano pericolosi, ormai a babbo morto, in due occasioni con Kaio Jorge: nella prima Terracciano si supera, nella seconda è il brasiliano a sprecare. Gli ospiti passano infine al 66′ con la punizione diretta di capitan Mazzitelli che trova una deviazione dalla barriera e beffa l’estremo difensore viola: un gol della bandiera in quello che si prospetta essere un garbage time lungo 45 minuti. Al 71′, però, è ancora Kaio Jorge a poter riaprire un minimo il match, ma colpisce di testa addosso a Terracciano: oggi un vero spauracchio per lui.

L’ultimo quarto d’ora vede la Viola sfiorare più volte la manita: nell’ordine con Ikoné, Bonaventura e Mandragora. Ma, come successo spesso in questa gara, se i gigliati ci provano prima o poi ci riescono. Il 5-1 arriva su un rimpallo che favorisce la testa del neoentrato Barak, dopo che Turati si era già superato su Nzola.

Fiorentina-Frosinone:

Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Quarta (72′ Comuzzo), Biraghi; Mandragora, Duncan (72′ Arthur); Nico Gonzalez (59′ Bonaventura), Beltran (83′ Barak), Ikoné; Belotti (72′ Nzola). All.: Italiano

Frosinone (4-3-3): Turati; Gelli (77′ Cheddira), Monterisi (46′ Romagnoli), Okoli, Valeri; Mazzitelli, Barrenechea (64′ Reinier), Harroui (64′ Brescianini); Soulé, Kaio Jorge, Seck (46′ Lirola). All.: Di Francesco

Arbitro: Ermanno Feliciani di Teramo

Marcatori: 16′ Belotti, 19′ Ikoné, 43′ Quarta, 53′ Nico Gonzalez, 66′ Mazzitelli, 85′ Barak

Ammoniti: Quarta, Romagnoli, Terracciano, Nzola

Espulsi: nessuno




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