Intervista a Yuri Di Giovanni, il nuovo bassista dei Dionysian si racconta

Yuri Di Giovanni è il nuovo bassista dei torinesi Dionysian. La rock band vincitrice di Sanremo Rock si è affidata all’esperienza di uno dei più talentuosi musicisti della scena torinese. Un matrimonio nato quasi subito e da cui ci si aspettano grandi cose.
Proprio Yuri ha raccontato lo switch dalla chitarra al basso e l’inizio di questa nuova avventura nel segno del rock. Ecco cosa ci ha raccontato:

Ciao Yuri, raccontaci le tue emozioni da nuovo bassista della band

Sono molto carico!

Raccontaci un po’ di te…

Suono all’interno della scena musicale torinese da quando avevo 13 anni. A 16 anni ho fondato la mia band, i Lonely Blue, che fino a dicembre hanno fatto vari concerti e concorsi in giro per l’Italia. 

Tornando a te, ci sono dei musicisti che hanno influenzato la tua musica?

Come chitarrista l’influenza più grande è stata quella di Jimi Hendrix. A livello di band ti direi i Led Zeppelin e i Black Sabbath.

L’impatto con il repertorio dei Dionysian?

Il repertorio dei Dionysian già lo conoscevo in quanto avevo già collaborato con loro. Cinque anni fa, quando la band si stava formando, avevo suonato con Alex e il vecchio batterista… Ho ritrovato molte di quelle sensazioni e poi già sapevo il modo di lavorare che Alex ha.

Che obiettivi ci sono adesso?

Arrivare a fare più cose possibili. L’aver cambiato strumento passando dalla chitarra al basso mi ha dato una carica pazzesca. C’è la creatività al massimo e poi sono allineato con la band: vogliamo arrivare il più lontano possibile!

Nelle band c’è sempre il membro più preciso, quello più tranquillo o quello più casinista. Tu in quale categoria ti metteresti?

Oddio… Credo di essere un bel mix, ma in generale direi che dipende dalla serata. Sono una persona abbastanza tranquilla però con la musica mi sblocco. Forse sono un po’ meno casinista di Alex direi… Decisamente meno!

Ultima domanda: il tuo messaggio ai fans dei Dionysian

Spero che questa nuova fase per la band significhi una crescita. Non bisogna, ovviamente, dimenticare o screditare il lavoro fatto dal mio predecessore che ha scritto cose molto belle. Ora però con delle nuove influenze ci sarà chiaramente qualcosa di diverso.
La mia intenzione è di aiutare la band ad allargare il suo orizzonte musicale portando quella che è la mia esperienza e spero che questo verrà apprezzato sempre di più

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