Calcio
Bologna: si è scritta la storia, è Champions League!
Con la vittoria dell’Atalanta sulla Roma e la vittoria di sabato contro il Napoli per 2-0 il Bologna è matematicamente in Champions League. Dieci anni esatti dopo la retrocessione, i rossoblù di Thiago Motta scrivono la storia tornando nella massima competizione europea a distanza di sessant’anni.
Ed è per questo che tutto questo è in primis dei tifosi, quei tifosi che ieri in oltre diecimila si sono radunati in Piazza Maggiore per festeggiare un traguardo che segna l’inizio di una nuova era per il Bologna di Joey Saputo. Lo stesso Presidente che nove anni fa dichiarava che “Alla fine del percorso, tra dieci anni, il Bologna potrà essere pari alle grandi o comunque in grado di lottare per l’Europa League, per la Champions e per lo Scudetto”.
Thiago, l’artefice principale
La stagione da Champions vissuta dal Bologna si rispecchia in toto nelle idee avanzate da Thiago Motta. Scelte tecnico-tattiche che hanno permesso alla società emiliano di vincere e giocare bene, soddisfacendo anche i palati più esigenti di un pubblico che non era abituato a lottare, da decenni, per palcoscenici tanto importanti. La luce portata da Thiago Motta è caratterizzata da un pressing alto, condito da una classica (di questi tempi) impostazione dal basso e ruoli intercambiabili da centrocampo in su. L’obiettivo è far funzionare al meglio la rosa a disposizione, arrivando ad una organizzazione di gioco meticolosa e dettagliata. Non a caso Motta è tra i tecnici più cercati in Italia.
Tutti funzionano
La stella della squadra, e anche del mercato dato l’interesse di Milan (in primis), Juventus e Arsenal, è senza ombra di dubbio Joshua Zirkzee. Eclettico centravanti, abile a segnare quanto a rifinire. Ma, alle spalle dell’olandese, spicca un altro pezzo da novanta come Lewis Ferguson, cercato dalla Juventus. Duttile, fisico e dinamico centrocampista con uno spiccato senso del gol. Ma non si può dimenticare Stefan Posch, il primo playmaker della squadra e autore della rete del 2-0 proprio contro il Napoli. Come vanno ricordati Freuler, Ndoye, Saelemaekers (pronto al riscatto dal Milan), Calafiori (in orbita Juventus) Fabbian, uno dei migliori Orsolini di sempre, Beukema ed molti altri.
Grande lavoro di Sartori
Dietro a un grande allenatore e a una rosa talentuosa, c’è sempre un direttore sportivo di assoluta qualità. Dopo aver portato a compimento diverse imprese, tra cui l’indimenticabile favola Chievo, Giovanni Sartori si è reinventato a vero e proprio architetto del Bologna. Nell’arco di due sole sessioni di mercato, il ds rossoblù è riuscito a portare alla corte di Thiago Motta giocatori prelevati sì da campionati minori, ma che sono valsi il traguardo raggiunto. I nomi si sprecano (presenti qui sopra), ma sono stati fondamentali per alzare il livello tecnico di questa squadra. Tutto grazie a una pianificazione precisa. Così nascono i colpi, così è nato il Bologna, un Bologna, finalmente, da Champions League.
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