Coppa Italia
Juventus, contro l’Atalanta è molto più di una finale di Coppa Italia
Per salvare la faccia, l’onore, la storia. La finale di Coppa Italia contro l’Atalanta è qualcosa in più di una semplice partita per la Juventus, perché l’ultimo atto – e l’unico – per riscattare una stagione più che complicata. Un titolo a Torino manca da tre anni: un’eternità per le abitudini dei bianconeri, presi dall’Allegri-bis che ha portato più delusioni che gioie. E l’ultimo vinto trofeo è stato proprio la Coppa Italia, arrivato proprio contro l’Atalanta a Reggio Emilia nel 2021 al termine dell’avventura sulla panchina di Andrea Pirlo. Domani a Roma Federico Chiesa e compagni possono rompere il digiuno di non vittorie, chiudendo il ciclo amaro per sperare di lottare ai vertici in Serie A nella prossima stagione con un nuovo allenatore.
Tra campionato e Coppa Italia, la differenza di stimoli è netta
Se il girone d’andata della Juventus è stato un capolavoro con 49 punti conquistati, quello di ritorno è vero disastro: 15 punti realizzati nelle ultime 15 partite, scivolando dal secondo al quarto posto a discapito di Milan e Bologna e con la minaccia Atalanta che a soli 3 punti con una partita ancora da recuperare contro la Fiorentina. La squadra di Massimiliano Allegri si è fermata a quel famoso Juventus-Empoli, quando i bianconeri avevo l’occasione di arrivare allo scontro diretto con l’Inter avanti in classifica. Da quell’espulsione di Milik dopo un quarto d’ora al gol del pareggio di Baldanzi la stagione è stata un continuo precipitarsi in picchiata di morale, di risultati, di atteggiamento per un gruppo che non riesce a trovare la giusta via. Tutta un’altra storia in Coppa Italia invece. I risultati tra ottavi e quarti con Salernitana e Frosinone possono anche lasciare il tempo che trovano, ma nella doppia semifinale contro la Lazio si è rivista la Juventus affamata, carica, e perché no anche fortunata, che aveva macinato risultati su risultati da settembre a gennaio. Qual è la differenza? Che la Juventus ha ancora un obiettivo da inseguire che dia stimoli in Coppa Italia, mentre in campionato i bianconeri si sono appiattiti dopo aver visto sfumare il sogno Scudetto.
L’ultima volta al Max
Il conto alla rovescia si è attivato da tempo ormai: le prossime 3 saranno le ultime partite sulla panchina della Juventus di Massimiliano Allegri. Il suo ritorno a Torino non ha portato i risultati sperati – soprattutto per l’importante contratto che ha -, ma domani ha la possibilità di aggiungere l’ennesimo trofeo ad una straordinaria carriera. E può essere anche un modo per lasciarsi “bene” con i tifosi bianconeri, che si sono nettamente divisi tra “allegriani” ed “antallegriani”.
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