ESCLUSIVA-Pellissier: “L’acquisizione del marchio Chievo un’eredità per la mia famiglia e tifosi”

Abbiamo intervistato in esclusiva il presidente della FC Clivense, Sergio Pellissier, presidente del club veneto che milita nel girone B di Serie D vinto dal Caldiero, ed ex calciatore e bandiera del Chievo Verona. A pochi giorni dall’acquisizione del marchio ecco di seguito le sue dichiarazioni:

Dopo aver trascorso 17 stagioni al Chievo Verona, da 2002 al 2019, e aver collezionato 459 presenze, come si sente ad affrontare questo nuovo capitolo della sua vita?

“Mi ero ripromesso di riuscire di far rivivere quel nome visto che avevo perso tutta la mia carriera in pochi anni. Per me è una gioia, la ciliegina sulla torta di questi 3 anni fantastici di crescita, famiglia, lavoro sudore e fatica. La tristezza era tanta per il fallimento del club per il quale ho fatto molte rinunce, ho rifiutato squadre importanti e soldi. Ma l’ho fatto per lasciare un ricordo per la mia famiglia, per i miei nipoti. Mi tormentava il pensiero di dover spiegare che hai giocato in club che non esisteva più. Volevo ridare a tutte le persone come me di rivedere quel nome.”

Quali sono i nuovi obiettivi? Il sogno è quello di rivedere il club in Serie A?

“Sognare è bello, non costa niente. Ho sognato tanto da piccolo e sono riuscito a far realizzare gran parte dei miei sogni, è una parte fondamentale della mia vita. Facciamo un passo, tante persone ci avevano detto che questo progetto sarebbe fallito subito. È difficile perché ci sono molte squadre forte però l’ambizione di arrivare in alto c’è.”

Quest’anno la Fc Clivense ha chiuso in nona posizione nel girone B di Serie D. Come valuta la stagione Sergio Pellissier? Si aspettava qualcosa di più?

La risposta di Pellissier sempre in esclusiva: “Giochiamo sempre per vincere. Purtroppo nel girone d’andata abbiamo perso molti punti e ci siamo ritrovati addirittura penultimi. Poi abbiamo fatto un girone di ritorno straordinario, siamo stati i primi o secondi per punti conquistati e se non avessimo persa l’ultima (ndr 4-0 contro l’Arconatese 1926) probabilmente saremmo stati 7°, appena fuori dai playoff. E poi abbiamo chiuso con il recupero del marchio, chiudendo al meglio una stagione complicata.”

Il girone è stato vinto dall’altra squadra veneta del Caldiero Terme. Il prossimo anno spera di replicare le gesta dei gialloverdi?

“Me lo auguro, mi sarebbe piaciuto anche quest’anno. Ha fatto una stagione straordinaria, peccato per il nostro girone d’andata sennò potevamo combattere per altri obiettivi. Il calcio è così, bisogna prendere quello che ti dà e quando non ti da cercare di prendere tutto il possibile per fare del nostro meglio. Cambiare l’obiettivo in corsa non è mai facile, sono stati bravi il mister e i ragazzi a rimboccarsi le maniche: avremmo voluto vincere ma alla fine vince solamente una squadra. Ci sono società che hanno speso tanto e sono retrocesse. Il Caldiero è una società sana e che hanno dimostrato di essere i più forti.”

Il classico logo del Chievo era uno scudo svizzero giallo bordato blu, con al centro l’effigie della statua equestre di Cangrande I della Scala. Sarà ripreso questo logo oppure verrà mantenuto quello attuale?

“Non abbiamo ancora deciso nulla, perché dobbiamo chiedere ai nostri soci e agli sponsor visto che lo hanno voluto anche loro. All’interno del nostro club ci sono 800 soci ed è giusto che ognuno possa dire la sua a riguardo: non abbiamo ancora deciso e su tematiche così importanti è giusto ascoltare l’idea di tutti. L’importante è che quel marchio, logo tornasse a casa e che non ce l’avesse nessun altro, la decisione arriverà a breve.”

Il tecnico Allegretti rimarrà sulla panchina?

In ultima Pellissier, sempre in esclusiva, sul tecnico dei clivensi: “Non abbiamo ancora parlato, visto l’impegno per la riacquisizione del marchio. Nelle prossime settimane ne parleremo e capiremo quale sarà il proseguo”.