Tennis
Master 1000 di Roma, Darderi e Cobolli infiammano il Foro Italico
Si è conclusa ieri la prima giornata degli internazionali d’Italia al Foro Italico. La giornata è stata caratterizzata da varie interruzioni legate al meteo e molte partite sono state sospese o addirittura non disputate e rimandate ad oggi. Per l’italia femminile non è stato un grande inizio, infatti solo Lucia Stefanini è riuscita a passare al secondo turno. Ieri invece si sono resi protagonisti a Roma due italiani nel campo maschile, Luciano Darderi e Flavio Cobolli.
Luciano Darderi, il gladiatore di Roma
Come diventare totalmente e definitivamente italiano, al di là del luogo di nascita, del doppio passaporto e di qualche appassionato che storce il naso. In cattedra, Luciano Darderi, che dopo le 3 ore e 10 minuti di una battaglia feroce e spettacolare contro Denis Shapovalov si è conquistato tutto il Foro Italico e buona parte di coloro che lo consideravano più argentino che azzurro. Luciano, in questi tre set in cui è accaduto di tutto, si è preso una vittoria che vale più dei punti di secondo turno. Si è preso una vittoria di cuore che a Roma, sul Centrale, pesa tantissimo. Era solo il primo match del tabellone maschile, ma l’entusiasmo è esploso come diretta conseguenza della ‘garra’ di un 22enne che crede in se stesso come pochi altri nel Tour.Del resto già a Cagliari lo aveva detto: “Il mio obiettivo è Roma”. E non era uno scherzo. Il suo obiettivo, sul rosso, sono davvero i grandi tornei, per onorare un ranking che lo vede in crescita, vicino ai top 50 (ad oggi è 54, primato personale). Luciano, figlio di Gino, con un fratellino (Vito, classe 2008) che arriverà pure lui, non ha obiettivi diversi che vincere ogni partita. Altro che imparare dalle sconfitte. Con quel tennis che sembra uscito da un’altra epoca, quel diritto che può essere arrotato e profondo o diventare una fucilata, sta abbattendo avversari di caratura superiore e con loro anche quei limiti (teorici) indicati da chi ne aveva profetizzato una crescita lenta e limitata. Luciano invece cresce in fretta e sa cosa vuol dire dare tutto, prima di uscire dal campo. Contro Shapovalov non si è arreso mai: non agli acciacchi, non quando si è trovato sotto di un break nel terzo. E alla fine ha vinto. Ora Darderi a Roma ritroverà Mariano Navone per una rivincita (ci ha appena perso), ma agli amici ha già confidato di avere tra i propri sogni Davis e Olimpiadi. Con l’Italia. Nei prossimi anni, soprattutto se ci capiterà di giocare sul rosso, sarà uno che Volandri dovrà tenere in considerazione. Nel frattempo, lui cercherà di fare progressi anche altrove, su superfici che oggi non conosce ma che, visto il ranking, dovrà imparare a gestire.
Flavio Cobolli, cuore romano
Non un esordio banale anche per Flavio Cobolli che, davanti al suo pubblico, ha battuto in due set (6-4,6-2) il tedesco Marterer. Non banale perché il fatto di giocare nella sua Roma (nato nella Capitale e romanista) gli ha messo un po’ di pressione ad inizio match, quando ha perso il suo primo turno di battuta. Il tedesco va sopra 3-0 nel primo set, ma punto dopo punto Cobolli si mette in partita e, prima recupera il break di svantaggio poi ottiene quello decisivo nel nono game per servire per il set. Nella seconda frazione la strada è in discesa ormai, supportato dal pubblico di casa prende il largo ed ottiene due break per il 6-2 finale. Nel secondo turno affronterà l’americano Sebastian Korda.
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