Calcio
Pioli-Milan, è finita: la storia del tecnico in rossonero
Stefano Pioli non è più l’allenatore del Milan. Il tecnico rossonero è stato sollevato dall’incarico dalla dirigenza del Milan. Pioli lasca i rossoneri dopo poco meno di quattro anni da quel 2019 che ha certificato il suo arrivo a Milanello.
Il comunicato
“AC Milan e Stefano Pioli comunicano che nella prossima stagione non proseguiranno insieme, intendendo interrompere il rapporto professionale che li lega da ottobre 2019.
Il Milan ringrazia con affetto Stefano Pioli, e tutto il suo staff, per aver guidato la Prima Squadra in questi cinque anni, ottenendo uno Scudetto che resterà indimenticabile e per aver riportato il Milan stabilmente nelle più importanti competizioni europee. Stefano con la sua professionalità e la sua umanità ha saputo valorizzare la rosa e ha incarnato fin dal primo giorno i valori fondamentali del Club.
Stefano Pioli ringrazia il Milan per l’opportunità di far parte della Storia di questo glorioso Club e esprime profonda gratitudine nei confronti di proprietà, dirigenti, squadra, staff e tutto il personale di Milanello e di Casa Milan per il supporto e la grande professionalità. Il tecnico rivolge un pensiero speciale ai tanti tifosi che hanno sostenuto il Milan in questi anni, dimostrando un attaccamento incondizionato”.
Lo spartiacque
Il 22 dicembre 2019 è una data spartiacque nella storia recente del Milan: Pioli ha ereditato da Giampaolo una squadra giovane ed insicura, alla quale non è ancora riuscito a dare un’impronta. Il roboante 5-0 subito dall’Atalanta convince la dirigenza ad intervenire sul mercato: arrivano Ibra e Kjaer, e su di loro Pioli modella la nuova spina dorsale del Diavolo. Il 4-2-3-1 che ne viene fuori lancia il Milan ad un inatteso filotto di vittorie post Covid, e convince la dirigenza a confermare il tecnico parmense.
Il ritorno in Champions
Nel finale di stagione 2020/21 il Milan si ritrova immerso, prima nella lotta per lo scudetto con l’Inter e, poi, nella lotta per il quarto posto. Si arriva allo scontro diretto dello Stadium contro la Juve dopo due sconfitte consecutive con Sassuolo e Lazio, che hanno ridotto al minimo le speranze rossonere. Pioli decide di mandare in campo Brahim Diaz dal 1’, dirottando Calhanoglu sulla fascia sinistra. La mossa del doppio trequartista risulta decisiva e il Diavolo sbanca lo Stadium con il risultato di 0-3. Con la vittoria a Bergamo all’ultima giornata, i rossoneri festeggiano il ritorno in Champions League, sette anni dopo l’ultima volta.
Lo Scudetto
La stagione 2021/22 regala al Milan un’alternativa in attacco di nome Olivier Giroud, decisivo per le sorti del Milan. Ad inizio stagione, Pioli centra un filotto di sette vittorie consecutive in campionato, che consentono ai rossoneri di condividere la testa della classifica con il Napoli e l’Inter. A Gennaio, il Milan affronta lo Spezia. Il gol annullato a Messias e la beffarda sconfitta maturata all’ultimo secondo potevano rappresentare un colpo determinate per le sorti del campionato. La girata di Giroud nel derby, invece, svolta la stagione e la storia recente del Diavolo. La squadra si compatta grazie all’inserimento di Kessie sulla trequarti. Infatti, nelle ultime undici gare, Maignan subisce appena due reti, il Milan non perde più e Piazza Duomo torna a colorarsi di rossonero.
Il ritorno in semifinale di Champions
Il Milan parte con la volontà di riconfermarsi campione. La stagione stupenda del Napoli e i tanti black-out della formazione rossonera impediscono a Pioli di centrare l’obbiettivo. Ha influito molto la crisi di Gennaio 2023. Da quel momento il Milan, perde punti a non finire e subisce grosse umiliazioni (5-2 subito dal Sassuolo e l’ennesimo derby perso). In Champion i rossoneri ritrovano solidità e concretezza. Passano gli ottavi di finale annichilendo il Tottenham di Conte e battono il Napoli, campione d’Italia, ai quarti. In semifinale, però, non c’è storia con i cugini. 2-0 all’andata e 0-1 al ritorno per la squadra di Inzaghi che perderà, poi, in finale. Altra delusione per i tifosi rossoneri.
L’ultimo anno
Il Milan passa da Elliot a RedBird di Gerry Cardinale. Fanno rumore i licenziamenti di Massara e Maldini nonostante una campagna acquisti di prestigio. In campionato il Milan parte forte ma deve fare i conti con l’ennesimo derby perso, questa volta per 5-1. Da qui iniziano i malumori intorno a Pioli. In Champions i rossoneri si accendono a sprazzi ma ciò non basta per passare il turno. Il Milan chiude il girone terzo e scende in Europa League. Nella seconda parte di stagione, i rossoneri perdono punti preziosi per la rincorsa scudetto e in Europa League vengono eliminati dalla Roma. Pioli è sempre più lontano dalla panchina rossonera. Con la sconfitta nel derby decisivo per la vittoria matematica dello scudetto per l’Inter, Pioli è spalle al muro. Prima dell’ultima in casa arriva la comunicazione ufficiale dell’esonero del tecnico
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