Il Presidente dell’Ascoli Calcio, Massimo Pulcinelli, interviene sul clamore suscitato dalla notizia dell’individuazione di un nuovo Direttore Sportivo.
“Vorrei intervenire sul ‘clamore’, a mio avviso fuori luogo, suscitato dalla notizia dell’individuazione di un nuovo Direttore Sportivo in questa fase di transizione societaria.
La figura del Direttore Sportivo,
oltre ad essere obbligatoria per l’ordinamento federale e le Licenze Nazionali, rappresenta un’esigenza contingente per poter condurre ufficialmente, e fin da subito, tutte le operazioni e attività necessarie per far sì che l’Ascoli sia pronto ai nastri di partenza del prossimo campionato.
La scelta del DS Emanuele Righi
è volta a garantire un supporto tecnico nella fase di gestione del mercato e di conferma di alcuni nostri calciatori che potranno rappresentare una solida base affinché l’Ascoli della prossima stagione possa essere competitivo per tentare da subito di fare un campionato di vertice, non facendosi trovare impreparato.
In questo momento
ogni decisione, compresa la scelta delle figure tecniche, potrà essere confermata o modificata dalla nuova proprietà che, ci auguriamo, subentri quanto prima.
Tali necessità non hanno nulla a che vedere col percorso tracciato e condiviso con il Sindaco Fioravanti, volto a reperire un interlocutore serio ed in grado di portare avanti un progetto sano, nell’interesse esclusivo della Città e della storia dell’Ascoli.
E tale impegno rappresenta il nostro unico, comune e fermo intendimento.
Gli sforzi miei e del Club, in questo momento, sono quindi rivolti a più obiettivi: la ricerca e la selezione di una nuova proprietà solida, la necessità di onorare puntualmente e regolarmente le scadenze ed i pagamenti federali nonché la serena conduzione dell’attività aziendale che non consente, ad una società di calcio, pause a un mese dalla ripresa dell’attività di una squadra che ha l’obbligo di farsi trovare pronta per il prossimo campionato di Serie C.
In ragione di tutto questo,
ripeto, ritengo del tutto fuori luogo la pressione ed il clamore di alcune isolate iniziative del tifo organizzato che, pur non distogliendoci dai nostri obiettivi di cui sopra e che intendiamo ancora una volta confermare, disincentivano – come già accaduto in passato – l’interesse di qualsiasi potenziale interessato”.