Tennis
Quando si dice che il tempismo è tutto
Non è la prima volta che producono un risultato del genere: un torneo vinto nella stessa settimana. Ma stavolta Alex De Minaur e Katie Boulter – compagni nella vita oltre che colleghi – si sono superati, trionfando esattamente nello stesso giorno. Lui, vincendo l’Atp di s’Hertogenbosch, erba olandese. Lei, imitandolo poche ore dopo nel Wta di Nottingham, prati inglesi. Nulla di sorprendente, intendiamoci, perché Katie – da buona britannica – si trova a suo agio sul verde, con due titoli in serie nella terra di Robin Hood. Un trionfo che le ha portato un sorriso sul volto e la voglia di scherzare, riferendosi a quando il compagno si era sobbarcato un volo, immediatamente dopo il successo, appositamente per vederla vincere: “Alex stavolta non è qui a festeggiare con me, anche se dopo il suo match avrebbe tranquillamente potuto farsi questo viaggio. Evidentemente dovremo parlare di questa cosa…”.
Boulter, la compagna perfetta per De Minaur
Non sorprende più, ormai, nemmeno il buon Demon. Al secolo Alex De Minaur. Il quale quest’anno si sta prendendo soddisfazioni mai raggiunte in carriera, con due titoli (Acapulco, prima dell’Olanda) e soprattutto con tante prestazioni di rilievo davanti ai big, su ogni superficie (terra inclusa). Tanto che oggi l’australiano è numero 7 Atp, 6 della Race. Un risultato straordinario se pensiamo a chi gli sta dietro attualmente: Dimitrov, Tsitsipas, Rune, solo per dirne tre. Ma un risultato quasi naturale se pensiamo all’attitudine del 25enne nato a Sydney, capace di fare del lavoro costante e dell’umiltà i suoi pilastri nella costruzione del successo. Mai una parola fuori posto, mai un commento inappropriato, mai proclami di alcun genere. Alex è l’esempio del low profile, con una punta di ironia e con due gambe velocissime, che gli consentono di trovare appoggi ideali ovunque, mandando ai matti gli avversari che quasi mai riescono a sfondare. La forza di ‘Demon’ risiede però soprattutto in una costante evoluzione tecnica: oggi non è più il giocatore (pur promettente) di 4 o 5 anni fa. Oggi è un campione maturo, completo. Con a fianco una compagna che vince quasi quanto lui.
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