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La fine dell’era Tudor alla Lazio: un addio burrascoso e un futuro incerto

Ora Lotito e la Lazio sono senza allenatore

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Igor Tudor (FOTO DI SALVATORE FORNELLI/KEYPRESS)

Un progetto naufragato: la breve esperienza di Igor Tudor alla Lazio si è conclusa bruscamente il 5 giugno 2024, con le dimissioni del tecnico croato. Un addio che lascia l’amaro in bocca e apre interrogativi sul futuro della squadra.

Le ragioni del divorzio

Dietro la rottura tra Tudor e la società si celano diverse divergenze. Il principale punto di frizione sarebbe stata la questione relativa al mercato. Il tecnico croato avrebbe infatti richiesto un deciso rinnovamento della rosa, con l’inserimento di nuovi giocatori funzionali al suo credo tattico. Richieste che però non coincidevano con la visione della dirigenza, più propensa a valorizzare la rosa esistente e a rinforzarla con interventi mirati.

Oltre alle divergenze sul mercato, alcune indiscrezioni ipotizzano che anche la gestione del gruppo da parte di Tudor abbia creato malumori all’interno dello spogliatoio. La sua rigida metodologia e il suo carattere esigente avrebbero infatti portato a contrasti con alcuni giocatori, come Guendouzi, contribuendo al clima di tensione che ha portato alle dimissioni.

Baroni in pole per la panchina, Sarri e Allegri dicono no

Con l’addio di Tudor, la Lazio si ritrova ora senza allenatore e alla ricerca di un nuovo profilo da affidare alla guida tecnica. Tra i candidati più papabili c’è il nome di Marco Baroni, ex tecnico del Verona, che ha già avuto modo di dimostrare le sue capacità in diverse occasioni.

Tuttavia, la società ha anche preso in considerazione soluzioni più esperte, come un clamoroso ritorno di Maurizio Sarri, ma il tecnico toscano ha immediatamente rifiutato, e Massimiliano Allegri. Il Presidente Lotito, tramite una telefonata, ha cercato di convicere il tecnico livornese ad unirsi al progetto biancoceleste ma senza avere successo.

Il futuro incerto

La Lazio si trova quindi ad un bivio. Proseguire puntando su Baroni o su un altro tecnico emergente, oppure tornare a bussare alle porte di allenatori di calibro internazionale? La scelta della società sarà fondamentale per delineare il futuro della squadra e per definire le sue ambizioni per la prossima stagione.

In definitiva, l’addio di Tudor rappresenta una svolta inaspettata per la Lazio. La società è chiamata ora a fare scelte importanti per la panchina e per il futuro del progetto. L’obiettivo è quello di costruire una squadra competitiva e in grado di ambire a traguardi importanti, sia in Italia che in Europa.




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