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Spalletti avvisa: “Voi spagnoli siete forti, ma non vi sopravvalutate…”

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RADUNO NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO A ROMA PRESSO IL CENTRO SPORTIVO GIULIO ONESTI SUL CAMPO INTOTOLATO A GIANLUCA VIALLI. NELLA FOTO LUCIANO SPALLETTI SORRIDENTE ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Manca sempre meno a Spagna-Italia, big match del girone B di Euro2024 che domani andrà in scena alle ore 21 a Gelsenchirken. In conferenza stampa il ct Luciano Spalletti e Folorunsho hanno presentato la gara contro la Spagna, che inevitabilmente sancirà buona parte del percorso europeo degli Azzurri.

Folorunsho

“Stiamo preparando la partita molto bene, se gioco lo dobbiamo chiedere al mister. Per me è già un onore essere qua. In questi mesi non ho mai smesso di sognare, ma oggi per me è un punto di partenza e continuerò a lavorare molto giorno dopo giorno. Io domani la giocherei anche in porta, mi farò trovare pronto se il mister mi chiamasse in causa. Ogni calciatore deve affrontare il proprio percorso, il mio non lo cambierei per nulla al mondo. Molte persone pensavano che io non ero pronto, invece ora sono qui per affrontare grandi sfide. Dedico questi momenti alla mia famiglia. Qui c’è una bellissima atmosfera, ad ogni allenamento i tifosi ci danno un grande calore, vogliamo continuare a renderli orgogliosi”.

Le parole di Spalletti alla vigilia di Spagna-Italia

“Scamacca, Retegui, Barella, Dimarco possono essere i rigoristi. Poi ci sono anche Calafiori, Jorginho e Chiesa: da questi nascerà il rigorista di domani. Non vi darò la formazione oggi, non ho notizie della Spagna quindi per non svelare nulla la vedrete direttamente domani. La Spagna è diventata Spagna perché ha avuto il coraggio nel tempo di avere la stessa identità, per arrivare ai loro livelli bisogna riproporre le loro idee. Sono curioso di vedere le nostre scelte quando saremo pressati, dovremo essere bravi ad avere delle reazioni veloci e metterci dentro la qualità per portarli a spasso per il campo. Andremo sul campo con lo stesso abito per essere noi stessi, non voglio avere rimpianti per non aver fatto quello che sappiamo fare. Andremo sul campo vestiti bene, ma con la voglia di sporcarsi se ce ne sarà bisogno. Dovremo avere un’equilibrio non solo tattico: nella Spagna Yamal è bravissimo a dribblare, ma gli si chiederà molto in fase difensiva ad esempio. Noi siamo tutti un po’ numeri 10, i terzini fanno le ali senza perdere la voglia di rinconquistare il pallone. Nella Spagna molti sanno fare cose benissimo in attacco, noi dovremo essere bravi a metterli in difficoltà nell’uno contro uno senza lasciare troppi spazi per le ripartenze. Di domani mi preoccupa di più il livello di partita che riusciremo a fare, sono più attento a queste situazioni. Dovremo essere bravi anche a subire le qualità della Spagna, ma non bisogna pensarvi più forti di quelli che siete perché farete un errore. Il calcio della Spagna mi piace molto, ma vi ripeto: non sopravvalutatevi. Noi potremo essere aggressivi anche in fase di pressing, non solo col pallone tra i piedi. Nei tempi corti c’è la difficoltà maggiore nel giocare la palla, quindi dobbiamo tentare di togliergliela ed essere più bravi di loro nel farla girare. Per me queste sono tutte partite che non mi ricapiteranno più, darò il massimo dell’attenzione. Proveremo a fare la stessa partita fatta contro l’Albania per capire il nostro livello, giocando un calcio propositivo e di possesso palla: se siamo loro il pallone ne usciremo male”.




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