Serie A

Addio a 90° Minuto

Aprono nuovi programmi su Rai Sport

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frame dalla sigla di 90° Minuto

Domenica pomeriggio, visita dai nonni, la Tv in bianco e nero proponeva “Domenica in…” condotto da Corrado e “90° minuto” con la presenza storica di Paolo Valenti.

La corsa dei dipendenti RAI dallo stadio Bentegodi di Verona alla sede di Corso Sempione a Milano per poter trasmettere almeno le immagini del primo tempo della gara. Corsa fatta tra la pioggia e la nebbia, quella vera, non quella attuale.

I volti storici, alcuni conosciuti direttamente, erano pronti a raccontare le avventure di Tardelli e Beccalossi, di Pruzzo, Bruno Conti ed Antognoni. Cambiano le regole del calcio, delle pay tv, dello streaming. Anche la Rai cambia le scelte e viene “chiuso” il programma storico condotto anche da Giampiero Galeazzi.

In un mondo televisivo che sposta per le partite di Coppa Italia il Festival di Sanremo, che va “contro” la Champions League, perché la Coppa Italia è sulle reti Mediaset ed in chiaro, mentre la Champions delle italiane è solo in pay tv, la fine di Novantesimo Minuto è solo il momento culmine di un cambio di vita, di stagione e di modo di pensare alla comunicazione televisiva.

Quando ricordo che tutti gli eventi sportivi fino alla fine degli anni ’80 erano in chiaro e gratuiti, certo con i limiti tecnici del tempo (un classico erano le telecronache da studio perché saltava il collegamento con Martellini, Pizzul o Poltronieri, con grande difficoltà perché oggi ci sono 18 telecamere e all’epoca se andava bene 5) , quando i mondiali di calcio erano l’evento, con ben 10 telecamere in Messico 1986, quando il Giro d’Italia alle due moto aveva aggiunto l’elicottero con riprese che sono decisamente peggiori di quelle che possiamo fare oggi con i nostri telefoni, quando in Formula 1 invece di staccare su un campo lungo o sui box si rimaneva a vedere cosa succedeva dell’incidente… molti rimangono senza parole.

Ma la vita cambia, anche 90° Minuto, ci lascia forse un po’ di amarezza e qualche vago ricordo. Ma pur guardando al passato, dobbiamo avere sempre uno sguardo verso il futuro.

 




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