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Musetti, annienta Fritz e vola ai quarti delle Olimpiadi

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Rivedere le ultime settimane di Lorenzo Musetti è un esercizio utile per capire quanto stia crescendo, in termini di gioco e di fiducia, uno dei talenti più puri del tennis italiano. In rapida successione, è accaduto questo. Roland Garros, terzo turno e sconfitta in 5 set (maturata come sappiamo) contro Novak Djokovic; semifinale a Stoccarda, eliminato da Berrettini; finale al Queen’s, battuto (con rimpianti) da Tommy Paul; semifinale a Wimbledon (miglior risultato Slam in carriera), superato da Djokovic; finale a Umag, piegato da Cerundolo dopo 3 ore. E adesso quarti di finale a Parigi 24, con vittoria convincente di fronte a Fritz, solido americano che però negli ultimi tre incontri con l’azzurro ha sempre perso. Sono 11 le vittorie nelle ultime 13 partite: un momento semplicemente fantastico.

Ancora zero titoli in questo 2024

Ecco, se proprio bisogna trovare qualcosa di cui non essere totalmente soddisfatti, è il fatto che non sia ancora arrivato un titolo, in questo 2024 a due facce: una prima parte con più bassi che alti, poi una seconda al ritmo di un top 10, ma con 4 sconfitte in finale e nessun trofeo. Detto ciò, questo Musetti sa incantare. Non tanto per un tennis che – continuità a parte – non è poi così lontano da quello che giocava prima, quanto per una mentalità totalmente diversa. Lo si è visto chiaramente contro Navone: Lorenzo è volato sul 4-0, salvo poi subire la rimonta. In altri tempi, il match si sarebbe capovolto, mentre il Musetti di oggi è consapevole della sua forza e difficilmente perde contro avversari meno dotati.

La consapevolezza di Musetti

Al di là di come finirà, le medaglie sono ancora lontane. Bisogna ricordare come è cominciata, questa settimana parigina. Dopo aver perso a Umag, Lorenzo è tornato in campo meno di 20 ore più tardi per battere Monfils, in condizioni ambientali totalmente diverse. Poi ha affrontato il doppio insieme a Darderi. Quindi è tornato in scena in singolo e non ha mostrato alcun cedimento fisico. Certo, ha 22 anni, si dirà che può sopportare situazioni ben peggiori. Ma questo nuovo Musetti – 16 Atp e 14 della Race – è ormai pronto per i top 10. Fisicamente, mentalmente e tecnicamente. Una risposta indiretta alle critiche (troppe) ricevute fino a poco tempo fa.




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