Ciclismo

Tour de France, nona tappa: Turgis vince in volata

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La nona tappa del Tour de France è una di quelle frazioni che potrebbero far perdere il Tour. Infatti la sua particolarità è quella di presentare ben 32 km di sterrato, ripartiti in quattordici tratti di strade bianche, sui 199 totali. Si parte e si arriva a Troyes, oltre ai 14 tratti non asfaltati, sono presenti 4 gpm. Giornata in cui le squadre dovranno fare attenzione e gli uomini in ammiraglia dovranno essere pronti ad intervenire subito in caso di forature o problemi meccanici nei tratti in sterrati.

Il racconto della nona tappa

Partita la frazione iniziano subito i primi tentativi di fuga, il gruppo controlla fino al primo gpm di giornata quando si rialza e lasciano andare la fuga. Il vantaggio dei fuggitivi non è altissimo, non supera i tre minuti. Tra i fuggitivi il più in alto in classifica è Derek Gee (Israel Premier Tech) quattordicesimo con 5’52” di ritardo. Al primo tratto sterrato della giornata sono tante le forature e i problemi tecnici. Anthony Turgis (TotalEnergies) passa per primo sullo sprint intermedio. Vingegaard fora in uno dei tratti8 sterrati di giornata, il suo compagno di squadra gli cede la bici. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Evenepoel quando mancano 70 km al traguardo prova l’allungo, Pogacar e Vingegaard collaborano per ricucire. Ogni settore di sterrato fa selezione, infatti il gruppo maglia gialla conta appena una quarantino di corridori quando mancano 50 km al traguardo.

Il gruppetto in fuga mantiene un vantaggio intorno al minuto. In testa al gruppo maglia gialla figurano costantemente la UAE Emirates e la Visma | Lease a Bike per proteggere i propri capitani in questa complicata nona tappa. A 42km dal traguardo, quando il gruppo ha forse deciso di far arrivare la fuga, partono al contrattacco diversi uomini. Tra loro a anche la maglia verde Girmay, Van der Poel e Michael Matthews. Contrattaccanti che prendono un minuto di vantaggio dal gruppo maglia gialla. A 35 km dal traguardo la situazione è la seguente: Tiller,Michael Matthews, Girmay, Rui Costa, Mathieu van der Poel , David Gaudu  e Jakub Fuglsang e Guillaume Martin fanno parte del gruppo inseguitori con un gap di 50″ sul gruppo di testa. Gruppo di testa formato da Tom Pidcock, Derek Gee , Alexey Lutsenko, Ben Healy, Jasper Stuyven, Anthony Turgis, Alex Aranburu e Javier Romo.

L’arrivo

a 21 km dal traguardo Pogacar approfitta delle difficoltà di Vingegaard, del vento e dello sterrato e attacca, prende dei metri di vantaggio, con lui Laporte e Jorgeenson. Sempre sullo sterrato la maglia gialla rilancia la propria azione. Vingegaard si riporta sulla maglia gialla, più attardato Evenepoel che paga una decina di secondi di distacco. Vingegaard che non collabora e a 15 km dall’arrivo si ricompatta il gruppo principale. A 13 km dalla fine c’è poca collaborazione tra i fuggitiva, i primi inseguitori, il gruppo maglia verde, accorcia. Stuyven anticipa tutti e prende metri di vantaggio. Transita ai meno dieci e sull’ultimo sterrato con 7″ di vantaggio, il percorso è favorevole alle sue caratteristiche e punta alla vittoria di tappa. Pogacar senza freni, entrato nell’ultimo sterrato fa una serie di progressioni, Evenepoel e Vingegaard stavolta non si fanno sorprendere. Ultimi 5 chilometri, Stuyven ha ancora 8” di vantaggio. Viene ripreso all’ultimo km. Vince Turgis! Fa sua la tappa degli sterrati, Pidcock arriva secondo, Derek Gee terzo e recupera qualcosa in classifica generale.

 

L’ordine di arrivo:

1 TURGIS Anthony TotalEnergies
2 PIDCOCK Thomas INEOS Grenadiers
3 GEE Derek Israel – Premier Tech
4 ARANBURU Alex Movistar Team
5 HEALY Ben EF Education – EasyPost
6 LUTSENKO Alexey Astana Qazaqstan Team
7 ROMO Javier Movistar Team
8 STUYVEN Jasper Lidl – Trek
9 GIRMAY Biniam Intermarché – Wanty
10 MATTHEWS Michael Team Jayco AlUla




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