Calcio

Soulé-Dybala: la Roma può sorridere

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È iniziata ufficialmente l’avventura di Matias Soulé a Roma. L’argentino è atterrato nella serata di ieri a Fiumicino accolto dal direttore sportivo Ghisolfi e da centinaia di tifosi entusiasti e festanti. Oggi effettuerà le visite mediche e dopo la firma sul contratto sarà finalmente a disposizione di Daniele De Rossi. Profilo giovane, di prospettiva, che conosce la Serie A e ha margini di miglioramento importanti. Questo è l’identikit dell’argentino per cui la Roma ha investito buona parte  del budget messo a disposizione dei Friedkin per la sessione di mercato.

I numeri di Soulé

Nella prima stagione lontano da Torino per fare esperienza l’ex Juve ha brillato, timbrando il cartellino undici volte e risultando spesso decisivo. Tra le ali dei top cinque campionati europei l’argentino si è rivelato tra i migliori in alcune classifiche. È stato il primo per passaggi chiave effettuati, primo per duelli offensivi vinti e per dribbling riusciti. È primo tra le ali under 21 dei top cinque campionati europei per passaggi che portano al tiro. Soulé porta a Roma proprio quello che è sembrato mancare lo scorso anno: la capacità di saltare l’uomo, creare superiorità numerica e l’abilità nel mandare in porta i compagni.

Il confronto con Dybala

In attesa dell’ufficialità ci si chiede come possa convivere in campo con Dybala. Entrambi di piede mancino, entrambi abilissimi nel dribbling e nel saltare l’uomo, entrambi l’anno scorso hanno giocato principalmente sulla fascia destra del campo, Matias con la maglia del Frosinone, Paulo con quella giallorossa. Ma a guardare bene la heatmap di entrambi, si notano numerose differenze: Dybala rispetto al connazionale tende ad accentrarsi molto di più. Anche per le zone da cui fanno partire il tiro, Matias Soulé, rispetto alla Joya, fa partire il mancino da una zona più defilata. Se per la posizione in campo e per le zone da cui calciano le heatmaps sono quasi sovrapponibili, per quanto riguarda la zona di rifinitura sono giocatori con caratteristiche differenti: l’ex Frosinone si muove molto di più nella zona del centro destra, Dybala invece spazia su tutto il fronte d’attacco. La posizione media mostra un’altra differenza sostanziale: Soulé gioca molto più largo e arretrato rispetto a Dybala. La posizione media della Joya infatti è molto più simile a quella di una seconda punta.

La collocazione tattica

Il 4-2-3-1 sembra essere il modulo adatto per far giocare insieme i due talenti argentini. Dybala da centrale o trequartista avrà meno compiti difensivi e dovrà coprire una zona di campo inferiore. Ciò gli permetterebbe di arrivare più lucido sotto porta, ma soprattutto gli risparmierebbe km che inevitabilmente peserebbero sulle gambe. Soulé agirà da esterno d’attacco, partendo da una posizione più arretrata per progredire palla al piede e facendo anche un lavoro di copertura come ha già fatto la passata stagione a Frosinone agli ordini di Eusebio Di Francesco. Se De Rossi riuscirà a trovare un equilibrio in grado di far esprimere al meglio i due argentini, la convivenza in campo non solo è possibile, ma addirittura auspicabile e i tifosi romanisti avranno da divertirsi.

 




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