Ciclismo

Tour de France 2024: quarta tappa, Pinerolo-Valloire

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Le squadre si presentano alla quarta tappa di questo Tour de France 2024 dopo una frazione di passaggio, in cui gli uomini classifica hanno riposato in vista delle arcigne pendenze di oggi. Oggi il Tour lascia ufficialmente l’Italia, la tappa infatti parte da Pinerolo per arrivare a Valloire, un percorso lungo appena 138 km, di cui 71 in salita. La prima asperità di giornata è il Sestriere, ben 39,9 km con una pendenza media del 4%, la seconda è il Col de Montgenèvre, 8,3 km al 5,9% e infine il primo Hors catègorie di questa edizione del Tour: il Col du Galibier 23 km con una pendenza media del 5,1%. La giornata non dirà chi vince il Tour, ma ci dirà sicuramente chi non lo vincerà. Il favorito Pogacar ieri ha preferito lasciare la maglia gialla all’ecuadoriano Carapaz. Vingegaard è pronto a misurare la gamba sulle lunghe distanze.

La quarta tappa sul Sestriere

Al via della quarta tappa ci sono diversi tentativi di fuga che non vanno a buon fine, il gruppo guidato dalla UAE Emirates vuole controllare ed impedire che la fuga prenda subito un vantaggio importante. Il traguardo volante dopo 20 km dalla partenza rende interessante questa prima parte di tappa. Sono diversi i corridori che puntano alla maglia verde che tentano la fuga, senza riuscire a prendere nessun margine considerevole. Si muovono Mads Pedersen, Wout Poels, Kevin Geniets, Frank Van der Broek, Harold Tejada  e Magnus Cort. I fuggitivi vengono ripresi appena prima del traguardo volante che vede Pedersen transitare per primo, davanti a Girmay, Coquard e Philipsen. Grazie anche al gran lavoro di Mathieu Van der Poel un gruppo ben nutrito riesce a prendere il largo. Tra i fuggitivi anche nomi eccellenti come Barguil, Rui Costa e Gaudu distanti in classifica poco più di due minuti dalla maglia gialla. Per la maglia a pois Madouas lancia la volata. Rispondo Barguil e Stephen Williams. Quest’ultimo conquista i 5 punti in palio per la classifica dei migliori scalatori. Madouas secondo prende 3 punti, Barguil terzo solo 2.

Sul Col de Montgenèvre

Il gruppo di fuggitivi ha preso un vantaggio che rimane stabile intorno ai tre minuti e sembrano aver trovato l’intesa dandosi cambi regolari. Ascesa regolare da parte dei battistrada, gruppo che però comincia a recuperare secondi. Barguil prova ad anticipare la volata per il gpm, ma viene ripreso e superato da Stephen Williams della Israel Premier Tech che si aggiudica il massimo punteggio su questo gpm. Secondo il francese, terzo Madouas. Le intenzioni degli uomini classifica sembrano coincidere con la vittoria di tappa, per questo rosicchiano ancora qualche secondo alla fuga, che ai -60 km ha un vantaggio di due minuti. Tentativo di attacco in discesa da parte della UAE Emirates, che prima spacca, poi allunga il gruppo grazie all’azione della EF che ricuce.

Il col du Galibier

Gran lavoro di Nils Politt della UAE Emirates che viaggia ad un ritmo davvero importante che in pochi km riduce il gap a 1’20” ad inizio della salita. Il gruppo degli attaccanti metro dopo metro perde componenti. Restano in quattro nel gruppo dei fuggitivi, Gaudu, Juul-Jensen, Johannessen e Lazkano che non collaborano, effettuando una serie di scatti e contro scatti permettendo al gruppo di avvicinarsi ancora. Carapaz in difficoltà, si stacca a 6km dalla vetta. Nel gruppo dei migliori sono rimasti una ventina di corridori. Ayuso (UAE) accelera ulteriormente il passo, si staccano uno dopo l’altro Bernal, Yates, Gaal, l’abruzzese Giulio Ciccone, ritmo che fa male anche a Primoz Roglic. Pogacar che sale attaccato alla ruota di Vingegaard. In gruppo sono rimasti Almeida, Ayuso, Pogacar, Vingegaard, Carlos Rodriguez, Landa, Evenepoel e Roglic, perennemente nelle ultime posizioni del gruppo. Nell’ultimo tratto, il più duro, rasoiata di Pogacar, Vingegaard lo segue, Evenepoel segue inizialmente, poi anche lui cede, tagliano il gpm in ordine Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel. Otto i secondi di abbuono presi da Pogacar, cinque per Vingegaard e due per Evenepoel. Inizia una discesa molto tecnica fino al traguardo.

L’arrivo della quarta tappa

Capolavoro di Pogacar in discesa che si alza sui pedali cercando di rilanciare la propria azione. Vingegaard che si tiene tra i dieci e i quindici secondi di distacco, perde tanto in discesa invece Evenepoel, che viene ripreso e passato da Carlos Rodriguez, che rischia di riprendere anche il danese della Visma. Pgacar che continua la sua azione fino al traguardo, festeggiando solo dopo il traguardo. Secondo posto per Evenepoel, terzo per Ayuso che tagliano il traguardo con circa 30″ di ritardo. Quarto Roglic e quinto Vingegaard che perde ancora qualche metro rispetto al Belga Evenepoel. Carapaz è il grande sconfitto di giornata che perde più di cinque minuti. Lascerà la maglia gialla a Pogacar, che la riprende dopo appena una tappa. Grande lavoro di tutta la Uae Emirates, completato da uno strepitoso Pogacar. se la maglia gialla è sulle spalle dello sloveno tanto è grazie ad una squadra solida che ha saputo leggere la tappa e che ha imposto la propria tattica.

L’ordine di arrivo:

1 POGAČAR Tadej (UAE Team Emirates)
2 EVENEPOEL Remco (Soudal Quick-Step)
3 AYUSO Juan (UAE Team Emirates)
4 ROGLIČ Primož (Red Bull – BORA – hansgrohe)
5 VINGEGAARD Jonas (Team Visma | Lease a Bike)
6 RODRÍGUEZ Carlos (INEOS Grenadiers)
7 LANDA Mikel (Soudal Quick-Step)
8 ALMEIDA João (UAE Team Emirates)
9 CICCONE Giulio (Lidl – Trek)
10 BUITRAGO Santiago (Bahrain – Victorious)




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