Ciclismo

La strada torna a salire, i big tornano a darsi battaglia

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Undicesima tappa, Evaux Les Bains-Le Lioran 211 km con 4192 metri di dislivello, ultimi 60 km segnati da ben quattro gpm. Questa frazione potrebbe chiudere i giochi per la vittoria finale. Dopo la tappa di trasferimento affrontata ieri i corridori oggi affrontano un percorso duro, sin dall’inizio. Negli ultimi 60 km ci saranno quattro salite consecutive, non ci sarà un momento di respiro: Col de Neronne (3.8 km al 9.1%), Puy Mary Pas des Perol (5.4 km all’8.1%), Col de Pertus (4.4 km al 7.9%) e Col de Font de Cere (3.3 km al 5.8%). Il massiccio centrale con le sue pendenze è protagonista di giornata.

Il racconto dell’undicesima tappa

Tappa che si preannuncia subito competitiva, dopo diversi tentativi di fuga neutralizzati dal gruppo, un drappello di sette otto corridori riesce a prendere un po’ di vantaggio, fuga composta da Paul Lapeira (Decathlon-Ag2R La Mondiale), Richard Carapaz, Ben Healy (EF Education Easypost), Oier Lazkano (Movistar), Oscar Onley (dsm-firmenich PostNL) e Matteo Vercher (TotalEnergies).  Turgis, dopo la vittoria della nona tappa, si prende anche i punti al traguardo volante di oggi. Lazkano passa per primo sul primo GPM di giornata. Secondo gpm conquistato da Carapaz. A 120km dall’arrivo si forma un gruppetto di contrattaccanti che hanno 40″ dal gruppo di testa.

Pogacar detta il piano corsa: la UAE è in testa al gruppo principale per ricucire il gap e non lasciare andare la fuga. I fuggitivi iniziano il Col de Neronne con circa un minuto di vantaggio sul gruppo. Lazkano stacca Healy che non riesce a stargli a ruota, il vantaggio sul gruppo maglia gialla si aggira al minuto.  Healy si riporta su Lazkano e rilancia l’azione. Grazie ad una incredibile azione della UAE con Ayuso, Almeida e Yates il gruppo riprende la fuga sul Puy Mary Pas de Peyrol. Rasoiata della maglia gialla sul tratto più duro della tappa quando mancano 31 km all’arrivo, Vingegaard non reagisce, Evenepoel e Roglic perdono terreno. A 300 m dal gmp la maglia gialla ha una trentina di metri di vantaggio sul danese. In discesa va più forte del danese prendendosi anche dei rischi. Trovano un accordo e collaborano Vingegaard e Roglic per riportarsi sullo sloveno,

L’arrivo

A 17km dall’arrivo Roglic si pianta sul Col de Pertus e Vingegaard in solitaria prova a recuperare su Pogacar, il danese ha dimezzato lo svantaggio. Sul gpm del col de Pertus parte la volata per prendere i secondi di abbuono che si aggiudica Pogacar. Gli altri favoriti per la classifica finale sono a un minuto e mezzo in un gruppetto formato da Evenepoel, Carlos Rodriguez e l’italiano Ciccone. Ultimo gpm conquistato da Vingegaard. Ultimi km di tappa con Pogacar sempre a ruota di Vingegaard, problemi per Roglic che cade. Ultimo km in cui Vingeggard e Pogacar si studiano ed Evenepoel ne approfitta per recuperare secondi. A 200 m il danese anticipa la volata e arriva davanti al fotofinish, il belga Evenepoel arriva terzo a 25″. Roglic perde 30″ dal belga a causa della caduta. Bel finale di Ciccone che lancia la volata del gruppo e arriva quinto scalando posizioni in classifica generale.

 

L’ordine di arrvo

1 VINGEGAARD Jonas (Team Visma | Lease a Bike)
2 POGAČAR Tadej (UAE Team Emirates)
3 EVENEPOEL Remco (Soudal Quick-Step)
4 ROGLIČ Primož (Red Bull – BORA – hansgrohe)
5 CICCONE Giulio (Lidl – Trek)
6 ALMEIDA João (UAE Team Emirates)
7 YATES Adam (UAE Team Emirates)
8 LANDA Mikel (Soudal Quick-Step)
9 RODRÍGUEZ Carlos (INEOS Grenadiers)
10 GALL Felix Decathlon (AG2R La Mondiale Team)




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