Ciclismo

Grandissima volata nel finale, la maglia verde ha il suo proprietario

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La prima parte del dodicesima tappa del Tour è un sali e scendi continuo, adattissima per vedere delle fughe vista la presenza i due GPM di quarta categoria: Côte d’Autoire (2,7 km al 5.7%) e Côte de Rocamadour (2 km al 5.4%). Nella seconda parte le squadre dei velocisti possono preparare al meglio la volata finale. Philipsen è alla caccia di un’altra vittoria e soprattutto della maglia verde che è sulle spalle di Girmay. Da Aurillac a Villeneuve-Sur-Lot, 203,6 km, sprint intermedio prima dell’ultimo GPM di giornata: Côte de Montcléra (2 km al 4.8%). Percorso adatto tanto ai velocisti quanto a cacciatori di tappe e specialisti di classiche. Giornata davvero calda che mette alla prova i corridori.

La partenza della dodicesima tappa

Alla partenza subito i consueti attacchi per provare a prendere una fuga. Fuga che dopo una caduta in gruppo, in cui è coinvolto anche la maglia gialla Tadej Pogacar, prende il largo con due minuti e mezzo di vantaggio. Si ritira uno sfortunato Jacobsen. I fuggitivi di giornata sono quattro e sono: Valentin Madouas, Quentin Pacher (Groupama – FDJ) e Anthony Turgis (TotalEnergies), oltre al solito Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Il norvegese si è aggiudicato il primo e il secondo GPM di giornata. Intanto il vantaggio dei fuggitivi è stabilmente sui due minuti, il gruppo controlla la corsa. La fuga passa sotto il traguardo volante senza battagliare, situazione diversa invece in gruppo dove la Intermarché – Wanty di Girmay guida la volata.

Il gruppo, dopo il passaggio sul traguardo volante, non si è fermato e rimane all’inseguimento dei fuggitivi. Quando mancano 75 km al traguardo il vantaggio è sceso sotto il minuto. Abrahamsen transita per primo anche all’ultimo GPM di giornata e pareggia i conti con Pogacar. Turgis, che era in fuga, si stacca e viene riassorbito dal gruppo. A 50km dal traguardo il vantaggio dei battistrada è di poco inferiore al minuto. A 40 km il gruppo riprende il terzetto di testa. Si iniziano a vedere i treni delle squadre in testa al gruppo, presenti UAE Emirates, Alpecin-Deceuninck, e Ineos-Grenadiers.

L’arrivo di tappa

Si preparano le squadre dei velocisti e degli uomini classifica in testa al gruppo, tra queste anche la Red Bull-Bora Hansgroeh. Un arrivo che prima della volata finale non vede particolari momenti di tensione. A 12 km dal traguardo una maxi caduta spacca il gruppo, sono diversi i corridori coinvolti, tra cui Van der Poel e Roglic, che accumula oltre un minuto di ritardo. Da quando è la dsm-firmenich PostNL a fare il ritmo lo svantaggio è aumentato sopra il minuto e mezzo. Roglic paga da subito le conseguenze di questa caduta. Il gruppo è entrato sul rettilineo dell’ultimo km. L’Arkéa – B&B Hotels lancia la volata per Démare, che sembra stringere sulle transenne Van Aert, da dietro spunta la maglia verde Girmay che al centro della carreggiata avanza, vince e dopo il bis, fa tripletta. Secondo Van Aert che riesce a scavalcare Dèmare. La maglia verde è sempre più salda sulle spalle dell’eritreo, autore fin qui di un ottimo Tour. Sfortunato nella caduta Roglic che oltre ad essersi fatto male, perde 2’27” scendendo in sesta posizione nella generale.

L’ordine di arrivo
GIRMAY Biniam Intermarché – Wanty
2 VAN AERT Wout Team Visma | Lease a Bike
3 DÉMARE Arnaud Arkéa – B&B Hotels
4 ACKERMANN Pascal Israel – Premier Tech
5 CAVENDISH Mark Astana Qazaqstan Team
6 PHILIPSEN Jasper Alpecin – Deceuninck
7 DE LIE Arnaud Lotto Dstny
8 KRISTOFF Alexander Uno-X Mobility
9 BAUHAUS Phil Bahrain – Victorious
10 COQUARD Bryan Cofidis




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