Ciclismo
Capolavoro tattico di Pogacar che si prende con forza il primo arrivo in salita
Quattordicesima tappa del Tour de France 2024 che idealmente può esser divisa a metà: primi 70 chilometri in leggera salita, dal traguardo volante di Esquieze-Sere in poi l’ascesa del Tourmalet (19 km al 7.4% di pendenza media). Dopo lo scollinamento i corridori affrontano una discesa lunga e tecnica. Poi la strada torna a salire con l’Horquette d’Ancizan e salita finale di Pla d’Adet su cui è posto il traguardo. Entrano in scena i Pirenei: prima il Tourmalet, poi l’arrivo in cima al Pla d’Adet. 151.9 km da Pau a Saint Lary Soulan, 4000 metri di dislivello. Oggi si vedrà chi ha ieri ha sofferto una tappa corsa a ritmo folle e piena di insidie.
La partenza della quattordicesima tappa
Diversi e ripetuti scatti ad inizio tappa in cui i corridori provano a portar via una fuga, ma in gruppo le idee sono chiare: oggi non c’è spazio per degli attaccanti. Dopo diversi tentativi un drappello di quattro attaccanti riesce a prendere qualche secondo di vantaggio, il gruppetto è formato da Bryan Coquard, Mathieu Van der Poel, Cedric Beullens e Arnaud De Lie. Dal gruppo partono anche Lazkano e Vauquelin e raggiungono i quattro in fuga. A 100 km dal traguardo un folto gruppo prova a raggiungere i fuggitivi, dopo che il il plotone ha smesso di tirare per non far andare la fuga. Fuga che ha preso un vantaggio superiore ai tre minuti prima del traguardo volante, vinto da Bryan Coquard.
Il Tourmalet
Quando inizia la scalata del Tourmalet il gruppo ha più di quattro minuti di svantaggio sui fuggitivi, fuga composta da 19 corridori, tra cui il più in alto in classifica generale è Ben Healy della EF. La squadra della maglia gialla si mette in testa al plotone a fare ritmo e provare a fare una prima selezione. Si iniziano a staccare i primi corridori, la maglia verde Girmay, subito dopo Abrahamsen in maglia a pois. L’azione della UAE Emirates ha fatto una bella scrematura in gruppo. Tra i fuggitivi Lazkano e Gaudu si sfidano per transitare per primi sul GPM del Tourmalet. Lo spagnolo aumenta i giri del motore e lascia sul posto il francese, Lazkano si aggiuda il GPM, secondo Gaudu. Bella scena di fair play: Vingegaard recupera una borraccia da un massaggiatore della UAE per passarla a Marc Soler compagno di squadra di Pogacar. Il gruppo scollina con 4′ di svantaggio su Lazkano, adesso testa della corsa.
In discesa il gruppo recupera qualcosa sulla fuga. Il campione Italiano Alberto Bettiol è costretto al ritiro, probabilmente per via del COVID che gira in gruppo, ieri altri ritiri sempre per lo stesso motivo e cominciano a rivedersi le mascherine: Evenepoel ieri si è presentato all’incontro con la stampa con la mascherina. Quando mancano 30 km i fuggitivi hanno un vantaggio di un minuto e mezzo sul gruppo. Gaudu si prende i punti per la maglia a pois. Il gruppo scollina con un ritardo 1’30”. Gli uomini classifica prendono la discesa nelle posizioni migliori del gruppo per evitare problemi.
L’arrivo di tappa
A 20 km dal primo arrivo in salita i cinque fuggitivi Michal Kwiatowski, David Gaudu, Ben Healy, Oier Lazkano e Louis Meintjes guidano la corsa con un minuto e mezzo di vantaggio. In fuga, a 10 km alla fine, quando inizia l’ultima salita Healy scatta e lo segue solo Gaudu. Ulteriore cambio di passo di Healy che prende qualche metro perde contatto Gaudu. Egan Bernal si stacca subito, con gli uomini della UAE Emirates a fare ritmo. A 7 km Adam Yates, dopo un lungo briefing con la maglia gialla, effettua un attacco, costringendo le altre squadre a scoprire le carte, Jorgenson della Visma si mette in testa al gruppo per ricucire. Yates rilancia la sua azione. Intanto il vantaggio di Healy è sceso intorno ai 50″. Quando mancano 4,6 km Attacca Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel non rispondo, ma salgono alla loro andatura, la maglia gialla ritrova Yates e superano uno stanchissimo Healy. Il vantaggio è di 8″ sulla coppia di inseguitori. Quando si mette il danese a fare il ritmo si stacca anche Evenepoel. A 2 km dal traguardo il vantaggio della maglia gialla è di 18″ su Vingegaard e di 30″ su Evenepoel.
L’arrivo sul traguardo è una volata in solitaria in cui la maglia gialla spinge sui pedali e mostra i muscoli al traguardo. Vingegaard arriva con 39″ di ritardo, 1’10” di ritardo Evenepoel, senza calcolare gli abbuoni. Quarto posto per Carlos Rodriguez, quinto per un ottimo Giulio Ciccone.
L’ordine di arrivo:
1 POGAČAR Tadej UAE Team Emirates
2 VINGEGAARD Jonas (Team Visma | Lease a Bike)
3 EVENEPOEL Remco (Soudal Quick-Step)
4 RODRÍGUEZ Carlos (INEOS Grenadiers)
5 CICCONE Giulio (Lidl – Trek)
6 BUITRAGO Santiago (Bahrain – Victorious)
7 YATES Adam (UAE Team Emirates) +1:23
8 GALL Felix (Decathlon AG2R La Mondiale Team)
9 JORGENSON Matteo (Team Visma | Lease a Bike)
10 GEE Derek (Israel – Premier Tech)
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