Ai nostri microfoni abbiamo avuto l’onore di intervistare in esclusiva Evaristo Beccalossi, ex giocatore Inter, Monza e Sampdoria. Con lui abbiamo toccato tanti temi sul presente e passato.

Secondo lei Chiesa è un giocatore che servirebbe all’Inter?

“Non parlo di mercato, non mi interessa niente. Ci sono dei dirigenti molto bravi che negli ultimi anni hanno fatto acquisti molto importanti. Mi stupisce un pò delle difficoltà che un giocatore come Chiesa ha, che è nel pieno della maturità. Mi auguro per lui che dove andrà trovi una situazione positiva, perché secondo me tecnicamente è un grande giocatore”

L’Inter quest’anno secondo lei potrà competere ad arrivare fino in fondo a tutte le competizioni?

“Domanda difficile, sono che tre anni che il club nerazzurro se la può giocare con tutti. Per vincere c’è da lavorare, però credo che da tre anni la società l’ambiente e l’allenatore hanno fatto un percorso straordinario, portando ogni settimana ottantamila persone allo stadio. Secondo me come rosa è molto alto il livello, però non ti regala niente nessuno”

Le è rimasto il rimpianto di non esordire in nazionale?

“La vita va avanti, ho fatto un percorso importante e non ho nessun rimpianto perché non ci sono arrivato come giocatore. Da sei anni mi occupo del settore giovanile quindi non ci sono arrivato da una parte ma dall’altra si”

L’intervista all’ex Inter Evaristo Beccalossi

Per lei abbiamo ancora molto gap con le squadre straniere?

“Un pò di gap c’è però dobbiamo partire sempre per giocarcela con tutti, abbiamo squadre forti come l’Inter ma anche altre”

Come vede il Monza in questa stagione?

“Mi auguro che faccia bene perché ho bellissimi ricordi di Monza e con il dottor Galliani ho un grandissimo rapporto”

Nesta potrebbe fare bene secondo lei quest’anno?

“Me lo auguro perché è bravissima persona ed è un grandissimo professionista”

 Un giocatore che ha dei grossi margini di miglioramento per lei?

“Non mi piace far nomi, abbiamo un ottimo settore giovanile e ci sono molti giocatori giovani e forti che possono crescere. Le prime squadre dovrebbero aprire un po le porte a questi ragazzi “