Calcio
Fonseca è inciampato nelle sue scelte, prendere nota per il futuro
Non è stato l’esordio dei sogni per scelte e risultato il nuovo Milan di Fonseca, ne avrà preso visione in maniera chiara e netta anche il tecnico portoghese. Si sarà anche reso conto che per quanto possa essere stata logica e calzante, la sua formazione iniziale, presentava delle incongruenze radicali. L’odore non gradevole era nell’aria già un’ora prima, all’uscita delle formazioni ufficiali di un undici che poi non ha convinto. D’altronde affidarsi agli uomini che sono nel gruppo estivo da più tempo è coerente con il lavoro svolto, ma ci sono elementi che non possono restare fuori dai meccanismi rossoneri.
Gli errori di Fonseca nella sfida tra Milan e Torino
Theo Hernandez ad esempio, è un pilastro essenziale di questa squadra, soprattutto se si considera la mancanza di un’alternativa pura nel ruolo di terzino sinistro. L’adattamento di Saelemaekers è risultato un esperimento sbagliato, specialmente per la fase difensiva, dove il belga ha fatto fatica.
Ha fatto fatica anche la mediana senza l’impostazione di Rejinders. L’oandese è l’ingranaggio essenziale per muovere il meccanismo del centrocampo, il duo Bennacer-Loftus Cheek non ha convinto del tutto. Le linee di passaggio e la velocità della manovra di Rejinders, sono diventati fondamentali per l’intero funzionamento della macchina.
In attacco invece, si è percepita subito l’elettricità di Morata appena entrato a gara in corso. Lo spagnolo in confronto a Jovic è parso molto più determinato e partecipe nelle trame offensive del diavolo. Qualità tecniche le sue, dalle quali è difficile privarsi. L’ex Atletico Madrid sarà pure un nuovo componente della squadra, ma è l’alter ego limpido di Giroud, per esperienza e attitudine in questo gruppo che presenta molti elementi giovani.
Scelte non convincenti dunque, ma attenuate anche dalla mancanza di alternative vere. In attesa dell’integrazione dei nuovi calciatori, capaci di dare idee diverse ad una squadra comunque ancorata ai suoi fedelissimi. La velocità del processo di assimilazione dei nuovi meccanismi sarà altrettanto importante per mettere in moto una macchina che deve correre veloce.
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