Interviste Esclusive
ESCLUSIVA- Alessia Bartiromo: “A Fuorigrotta sono tornati gli occhi della tigre…”
Alessia Bartiromo: l’amore per il Napoli e non solo
Dopo la vittoria del Napoli contro il Bologna e a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato abbiamo intervistato Alessia Bartiromo, giornalista della Tv nazionale Primaset e di casanapoli.net.
Buongiorno Alessia, innanzitutto com’è nata la tua passione per il Napoli? Cosa ti ha spinto a diventare giornalista?
“La mia passione per il Napoli mi è stata trasmessa dalla mia famiglia. Mio nonno portava allo stadio mio padre sin da piccolo e, vivendo a Napoli quand’ero bambina, il mio papà ha fatto lo stesso con me. La prima partita all’allora stadio San paolo l’ho vista a 4 anni, con una parata di calciatori incredibili. Ricordo ancora la mia emozione nel salire le scalette della Curva. La stessa che si rinnova ogni volta che ho la fortuna di tornarvi sia per guardare una partita che per lavoro.
Ho sempre amato sia vedere le partite che scrivere e quando ero alle elementari avevo già un quaderno dove annotavo le formazioni delle partite dell’Italia con cronaca e commenti. Con il tempo ho così pensato di unire la passione per lo sport con quella della scrittura e davanti a me ho sempre visto una sola strada: quella del giornalismo, specializzandomi in particolar modo nel settore sportivo. Ho lavorato duro e mi ritengo privilegiata nel vedere e vivere da vicino non solo i più grandi campionati italiani ma viaggiare anche in giro per l’Europa seguendo l’Europa League e la Champions. Insomma, per chi ama il calcio e lo sport, è davvero un grande sogno.”
Alessia Bartiromo analizza i cambiamenti del Napoli dalla sfida con il Verona a quella con il Bologna
Da Verona a Bologna. Ti aspettavi questo cambiamento?
“No, non mi aspettavo un cambiamento così repentino. Un crollo senza appello a Verona, una grandissima risposta soprattutto caratteriale invece al Maradona contro il Bologna. Mi aspettavo però una reazione veemente al di là del risultato, questo sì perchè è così che mi aspetto il Napoli di Conte. Mi sono stranita nel vedere proprio il tecnico azzurro abbastanza dismesso a Verona, come se non ci credesse abbastanza. Sono tornati a Fuorigrotta invece gli occhi della tigre che ha saputo infondere a tutta la squadra e si sono poi visti i risultati. Certo, c’è ancora tanto su cui lavorare e sembra proprio che negli ultimi giorni a disposizione anche il mercato finalmente stia dando una buona mano per completare la rosa con qualità e talento”.
La vicenda legata a Lukaku ed Osimhen
Alessia Bartiromo dice anche la sua sulla vicenda di mercato legata all’arrivo al Napoli di Lukaku e alla cessione di Osimhen. Questo il suo pensiero.
Telenovela Lukaku-Osimhen. Durata forse troppo? Come giudichi questi movimenti?
“La telenovela Lukaku-Osimhen è durata decisamente troppo. Avevamo notizia già dallo scorso inizio luglio della chiusura positiva per la trattativa di Lukaku in azzurro. L’intoppo legato alla cessione del 9 partenopeo ha complicato esageratamente tutto. Lui vuole solo il Psg o comunque un top club d’Europa ma anche il Napoli dal suo canto, nonostante un rinnovo a cifre record, non voleva assolutamente venderlo a meno di 100 milioni e anche senza contropartite tecniche. Insomma, tutti insoddisfatti per una situazione che ha complicato anche l’andamento stesso della squadra, che si è ritrovata senza riferimento in attacco. Bastava gestirla come nel caso Dybala. Fin quando il giocatore è tesserato con il club è suo onere e onore vestire ancora quella maglia e farlo con grande professionalità. In questo, ahimè, dopo le errate gestioni degli ultimi anni anche per il caso Zielinski ad esempio, il Napoli ha ancora tanto da imparare”.
Il pronostico sulla stagione del Napoli
Cosa ti aspetti dalla stagione del Napoli? Qual è il tuo pronostico?
“Credo sia ancora presto per azzardare una valutazione precisa sul reale obiettivo del Napoli per questa stagione. Sicuramente quello minimo è tornare in Champions e figurare bene in Coppa Italia e perchè no, visto che non ha altre competizioni, provare a vincerla. Utilizzo il termine “provare” non perchè sia una missione troppo impossibile ma perchè il club negli ultimi anni ha avuto spesso altre priorità ma per acquisire una mentalità ancor più vincente e tornare ai fasti dell’era Spallettiana.
Detto ciò, al momento e al netto dei colpi di mercato che devono ancora essere ufficializzati come lo stesso Lukaku e Mc Tominay ad esempio, la squadra è forte e competitiva. Credo possa giocarsela tranquillamente per un piazzamento tra le prime 4 o 5, ascoltando i consigli di mister Conte sia per giocare davvero da squadra per il bene del collettivo, sia per far brillare ancor di più l’immenso talento di alcuni singoli come Kvaratskhelia, ad esempio”.
Cosa ti aspetti dalla partita col Parma?
“La partita contro il Parma non sarà assolutamente semplice o scontata. La squadra di Pecchia, tra l’altro ex azzurro, sta non solo giocando un ottimo calcio facendo divertire ma è anche tra le favole di questa serie A. Vanta inoltre numerosi prospetti interessanti, a partire da Denis Man che ha dato una scossa al campionato con due gol in altrettante giornate senza dimenticare il portiere Suzuki tutto estro e istinto, la fase difensiva di Coulibaly e il giovane Bonny. Insomma, una squadra che non ha nulla da perdere e che vorrà far bene al cospetto dell’undici di Conte, che al contempo vorrà assolutamente confermarsi davanti ai propri tifosi. Sarà una bellissima partita, ne sono certa”.
I giocatori a cui è più legata
Qual è il giocatore a cui sei più legata della rosa attuale e del passato?
“Sono legata a tanti calciatori, in particolar modo del passato. Sarebbe troppo banale risponderti Diego Armando Maradona che per noi amanti del calcio napoletani tra l’altro, rappresenta un vero e proprio mito. Non avendolo vissuto a pieno per una questione anagrafica, ho recuperato il tempo perso avendo la fortuna di incrociarlo spesso da lontano a eventi, addii al calcio di ex compagni e momenti particolari ma non ho mai avuto modo di incontrarlo da vicino e resterà sempre un grande rammarico. Manca tantissimo alla città di Napoli e ai tifosi ma la sua presenza si avverte ogni giorno nell’ambiente e si rinnoverà sempre.
Un calciatore che ho vissuto assolutamente di più è stato Dries Mertens, con il quale ho avuto modo di parlare più volte, vero e propri scugnizzo napoletano. Ha saputo reinventarsi grazie all’intuizione di Sarri come falso nueve e ha regalato grandi soddisfazioni in casa azzurra. Peccato però, avrebbe meritato di festeggiare uno scudetto, magari quello perso per un pelo nel 2018. Del Napoli attuale impazzisco letteralmente per Kvaratskhelia: ho sempre amato i calciatori estrosi, imprevedibili, tutto genio e sregolatezza. Lui di talento ne ha tantissimo ma anche una testa ben quadrata: può arrivare davvero lontano e con le indicazioni di Conte per me migliorerà anche alcuni limiti.”
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