Serie A
Lazio-Milan: le pagelle del diavolo
Lazio-Milan le pagelle del diavolo nel big match dell’olimpico a partire dalle scelte di formazione del tecnico portoghese. Il mercato è concluso e dopo due sfide non brillanti, Fonseca rivoluziona ancora una volta l’undici iniziale. Il coraggio ha già dimostrato di essere un suo punto di forza e alcune pedine essenziali della formazione, vengono lasciate in panchina.
Si parte con il doveroso saluto alla memoria di Mister Sven Goran Eriksson, che ha reso grande la squadra biancoceleste quando sedeva sulla panchina delle aquile.
I rossoneri prendono fiducia dopo un inizio tentennante nelle retrovie, in un campo difficile. Dopo otto minuti riescono a passare in vantaggio dagli sviluppi di un calcio d’angolo con uno dei migliori di questo inizio campionato., cioè Pavlovic. La squadra è più impostata e tutti sembrano essere a loro agio nel campo. L’applicazione alla gara è stata maggiore e il gruppo intero, sembra aver reagito con orgoglio alle prime due uscite negative. Nonostante gli accorgimenti trovati, risultano ancora quelle sbavature che fanno male al Milan, come nella situazione del pareggio laziale e in quello della rimonta. L’allenatore rossonero è però bravo e lucido nel fare i cambi che ripagano l’iniziativa. Non si va oltre il pari.
Lazio-Milan le pagelle del diavolo
MILAN (4-2-3-1):
MAIGNAN 6
Qualche imprecisione di troppo con i piedi. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più, perchè c’ha abituato decisamente bene. Nei goal non ha colpe particolari.
EMERSON ROYAL 4,5
Il brasiliano alla prima da titolare, in fase di impostazione si abbassa e consente il diavolo di fare una difesa a tre. Nel palleggio è lucido nell’aiutare i compagni nonostante avversari particolarmente duri come Zaccagni. Ma nella ripresa perde la freschezza e nella fase di recupero non riesce a contenere la corsa sulle fasce.
TOMORI 5
Con Pavlovic al suo fianco, tutto può andare meglio. Un pò macchinoso nelle situazioni di possesso, meglio quando va ad aiutare in quello che lui dovrebbe saper fare meglio. Difendere. Nonostante tutto, alcune situazioni sono da rivedere.
PAVLOVIC 7
sempre attento e determinato, oltre ad essere un uomo in più sulle palle da fermo, lo testimonia il goal. Dimostra di avere delle buoni doti di copertura anche in velocità nel ripiegare di corsa. Già contro il Parma aveva fatto vedere il suo repertorio, questa sera ha confermato ampiamente il suo valore.
TERRACIANO 5,5
Prende il posto di Theo, dando la sensazione di essere più funzionale al gioco che chiede l’allenatore al livello di compiti. Non ha certamente la corsa e la forza per arare il campo come il francese, ma ha dimostrato di poter dare il giusto contributo alla causa.
REJINDERS 5,5
Il solito metronomo della squadra, un uomo di cui il ritmo dipende espressamente in ogni fase. La sensazione è quella di una crescita importante da parte sua, forse ancora più responsabilizzato.
FOFANA 5,5
L’ex Monaco va a fare l’uomo più basso per costruire da dietro, è lì che lo vuole Fonseca per impostare le azioni. Contribuisce alla fisicità della squadra, con lui il Milan ha messo muscoli significativi. Il centrocampo aveva bisogno di un elemento del suo spessore. Ma non sempre tutto questo basta.
PULISIC 6
Il solito jolly capace di mettersi a disposizione e fare da camaleonte per ogni situazione tattica. In questa occasione, riesce ad essere l’esterno ideale e funzionale al centrocampo meneghino. Aiuta nella fase offensiva e bravo nel ripiegamento. Risulta sempre uno dei migliori dei suoi.
LOFTUS CHEEK 5.5
Torna ad avere la giusta chimica tra centrocampo e l’attacco, l’inglese è un giocatore che spesso non trova la sua giusta collocazione, ma riesce a spingere palla al piede grazie alla sua corazza in movimento.
CHUKWUEZE 5,5
Prende la zona che in genere è occupata da Pulisic, si impegna nell’aiutare i compagni proprio come fa Capitan America dall’altro lato, in questo modo la fascia resta più coperta ed allo stesso tempo può essere un’arma importante rispetto agli anni passati. Ma nella ripresa scompare dietro la sua stessa ombra.
OKAFOR 5.5
Non è la classica vera prima punta, questo lo sa anche lui. Ma riesce a fare da collante bene con gli esterni d’attacco. Si sposta da una parte all’altra per dare supporto e prova a puntare l’uomo quando ne ha la possibilità.
LEAO 6.5
Entra e ricorda a tutti chi è il migliore in squadra, impatto importante per i suoi e primo goal stagionale. Poi torna a sonnecchiare senza particolari lampi.
ABRAHAM 6,5
Si applica e aiuta la squadra, oltre a sfornare l’assist per Leao. Può essere una variabile importante nei piani del Milan.
THEO S.V.
MUSAH 6
Bravo in fase di copertura, ed è per quello che l’allenatore lo ha fatto entrare nella ripresa.
FONSECA 6,5
Questa volta le sue indicazioni tattiche sembrano avere effetto. Le scelte coraggiose lo ripagano in parte, poi riesce a riprendere l’eredini quando la partita no va più a suo favore.
LAZIO MILAN LE PAGELLE DEL DIAVOLO
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ARBITRO: Massa di Imperia
MARCATORI: Pavlovic 8′,Castellanos 62′. Dia 66,Leao 72′
AMMONITI: Fofana 20′, Rovella 39′, Zaccagni 65′, Patric 84′, Terracciano 92′, Guendouzi 93′.
ESPULSI:
NOTE:
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