Finalmente l’attesa è finita, Lukaku è del Napoli: ora Conte ha il suo bomber

Finalmente l’attesa è finita. L’arrivo di Romelu Lukaku rappresenta un colpo di mercato di grandissima portata per il Napoli. Un centravanti di esperienza internazionale e con un fiuto del gol indiscutibile va a rinforzare l’attacco progettato da Antonio Conte. Analizziamo i punti chiave dell’operazione.

Lukaku al Napoli a titolo definitivo

Il Napoli è pronto ad acquisire definitivamente le prestazioni di Lukaku, garantendosi così un investimento a lungo termine. 30 milioni di euro più 15 di bonus, sono le cifre dell’operazione, rappresentano un investimento significativo, ma che potrebbe rivelarsi molto proficuo alla luce delle qualità del giocatore.

Lukaku torna a lavorare con Antonio Conte, un allenatore che lo conosce bene e che saprà valorizzare al meglio le sue caratteristiche.

Quali potrebbero essere le conseguenze di questo trasferimento?

L’arrivo di Lukaku aumenta le possibilità di veder partire Victor Osimhen, da tempo “divorziato” in casa. Il nigeriano, messo fuori rosa, deve al piu presto trovare una soluzione per il suo futuro altrimenti potrebbe rischiare di passare un anno tra gli spettatori.

Inoltre il Napoli avrà a disposizione un attaccante di grande esperienza, in grado di garantire gol e assist anche nelle partite più difficili. Con Big Rom in squadra, infatti, gli azzurri potranno puntare con ancora più decisione alle competizioni europee.

Sarebbe interessante approfondire alcuni aspetti

Come si integrerà nel gioco del Napoli? Il ruolo di Lukaku nella squadra sarà fondamentale. Nel gioco di Conte, il colosso belga verrà utilizzato come prima punta alla ricerca della massima prestazione magari impreziosita da gol decisivi. Questo è il punto da cui ripartire. Da il solido legame che c’è tra questo allenatore ed il giocatore: una forte alchemia consolidata negli anni.

Un altro aspetto importante è l’impatto sul gioco della squadra. L’arrivo di Lukaku potrebbe modificare l’assetto tattico del Napoli. Il fatto che sia lui la prima punta, permette a Conte di poter giocare a 3 in avanti con gli esterni ad accompagnarlo, oppure creare un tandem con Raspadori diventando così ancora più pericoloso sotto porta.