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Le ragazze d’oro dell’Italia

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Speravamo di cancellare 100 anni di attesa con una medaglia. È andata a finire che ne abbiamo vinte due, è andata a finire che abbiamo conquistato pure un oro, qualcosa di mai accaduto nella storia del tennis italiano. Quell’oro su cui all’inizio della settimana, onestamente, avevamo riposto un po’ di speranze, ma che poi è sempre qualcosa di terribilmente complicato da mettere al collo. Lo sanno bene Jasmine Paolini e Sara Errani, che hanno dovuto recuperare una falsa partenza contro le russe Diana Shnaider e Mirra Andreeva, due giovani che stavano mettendo tanta freschezza e altrettanto talento per confezionare una prestazione pressoché perfetta. Almeno nel primo set. Poi è accaduto che Sara e Jas hanno rimontato un game da uno svantaggio di 40-0 all’inizio del secondo, e allora la storia è totalmente cambiata.

Una partita bellissima e diseguale, quella che ha portato Errani e Paolini nella storia. Con un super tie-break da ricordare, fatto di punti da circoletto rosso e di emozioni senza fine. Sara, che all’inizio aveva trascinato la compagna, si è fatta pressoché imbattibile a rete. Jasmine ha ripreso il filo del suo gioco da fondo in tempo per completare il capolavoro. Mentre dall’altra parte Mirra e Diana (quest’ultima ottima doppista, con tre titoli Slam a livello Juniores nella specialità) non si arrendevano ma alla fine cedevano a una tensione normale, soprattutto considerata la loro età.

Un movimento che ci regalerà tanto

Così è giunta l’apoteosi. Per Jasmine, che vince un grande titolo dopo le due finali perse in singolare al Roland Garros e a Wimbledon. Per Sara, che a 37 anni imita Novak Djokovic, mettendo a referto il ‘Career Golden Slam’, anche se in doppio. In tribuna ad applaudirle, oltre ai tecnici, oltre alla capitana della Nazionale Tathiana Garbin, c’era Lorenzo Musetti. Colui che solo il giorno prima aveva confezionato un bronzo meraviglioso, dietro solamente ai giganti Djokovic e Alcaraz. Questa Italia che torna da Parigi con due medaglie pesantissime è un orgoglio per ogni appassionato. Il giusto premio per un movimento che ci farà sognare ancora a lungo.




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