Conference League
Puskas Akademia-Fiorentina termina 1-1 (dcr 5-6): le pagelle
Le pagelle di Puskas Akademia-Fiorentina
Un doppio scontro davvero avvincente e stracolmo di episodi (e anche polemiche) quello tra Puskas Akademia e Fiorentina (qui di sotto le pagelle dell’incontro). La Viola, nel giorno del suo 98esimo anniversario, trionfa sugli ungheresi e avanza nella coppa europea che l’ha resa protagonista negli ultimi anni. Confronto piuttosto equilibrato tra queste due formazioni, ma Palladino può sorridere e godersi il primo successo (meritato) della sua nuova avventura.
La Fiorentina inizia faticando questo spareggio di ritorno, poi l’ex tecnico del Monza rimedia con un triplo cambio e porta dalla sua il match. Un’ingenuità di Ranieri costringe lo schieramento viola a soffrire fino ai supplementari, a cui si aggiunge l’espulsione dubbia di Comuzzo al 97′. In maniera straordinaria i toscani resistono in 9 uomini per altri 25 minuti, trascinati dall’eroe De Gea ai rigori, dove compie una parata decisiva (da sommarsi alle altre nei tempi regolamentari, tutt’altro che semplici). Con coraggio, grinta e un pizzico di fortuna ecco servito il primo (mini) traguardo del tecnico napoletano.
Le pagelle di Puskas Akademia-Fiorentina
FIORENTINA (3-4-2-1):
De Gea 7.5: il vero eroe della serata. Compie due parate miracolose, tenendo in piedi letteralmente la squadra nei momenti di maggiore difficoltà. Ipnotizza Szolnoki ai calci di rigore, risultando super decisivo tra andata e ritorno (per altro in modo immediato nella sua nuova avventura)
Martinez Quarta 5.5: fatica un po’ nel corso della gara, anche a causa di qualche acciacco fisico. Non copre benissimo la sua fetta di campo, permettendo alla Puskas Akademia di avanzare spesso nella sua corsia. (dal 71′ Parisi 6: se la cava con la conquista di diversi falli, concedendo alla squadra di rifiatare spesso).
Pongracic 5: brutta la sua prestazione, condita dall’ennesimo cartellino giallo (il quarto in stagione, dopo essersi fatto strappare il pallone commette un intervento goffo). Evidenti le difficoltà di ambientamento in un sistema di difesa a 3. (dal 54′ Comuzzo 6: anche lui, come Ranieri, viene espulso per doppio giallo dopo un ottimo ingresso a partita in corso. Piuttosto ingiusta l’espulsione, arrivata da un fallo un po’ ingenuo al limite dell’area su Colley. Ricordiamoci però che è un classe 2005, maturerà sicuramente dopo l’esperienza di questa sera).
Ranieri 5: riporta il match in parità all’ultimo minuto dei tempi regolamentari, causando un rigore e procurandosi l’espulsione (per somma di ammonizioni). Fino a prima dell’intervento finale, aveva condotto una buona gara difensiva, con ottime coperture.
Dodo 6: spinge spesso sulla fascia destra, si destreggia bene con il pallone, tranne in una occasione nella sua area di rigore, dove regala un pallone sanguinoso dopo aver provato un tunnel molto rischioso. (dal 83′ Kayode 6: anche per lui gara di sacrificio, con tanta corsa su e giù per la fascia laterale).
Richardson 6: buona prova per questa sorpresa di inizio stagione. Mister Palladino gli sta dando fiducia, come testimonia anche una sua indicazione nel corso della gara nei confronti dei suoi compagni, ovvero di coinvolgere di più il talento marocchino nelle trame di gioco. Fa valere la sua stazza fisica anche con rapidità.
Amrabat 6: nonostante le tante voci di mercato sul suo conto, si dimostra un grande professionista e rispetta gli impegni della sua squadra (a differenza di molti suoi colleghi). Autore di una prestazione ordinata e tentacolare, è lui che arriva a coprire, con tanti contrasti riusciti, molte zone del campo.
Biraghi 6.5: offensivamente non si mostra tantissimo, cresce difensivamente nel finale di gara, da vero capitano, aiutando i compagni a resistere contro gli assalti ungheresi. Segna il rigore decisivo nella lotteria finale, permettendo alla sua squadra di proseguire la propria avventura in Conference League.
Ikone 5.5: ancora una volta il francese non riesce ad incidere come si deve nella trequarti avversaria. Soffre, assieme a tanti altri compagni, le difficoltà generali del primo tempo. (dal 54′ Colpani 6.5: con i giusti movimenti prova ad impensierire la difesa ungherese. Si sacrifica molto nei supplementari, giocando da esterno a tutta fascia)
Sottil 5.5: anche lui, come il suo compagno di reparto Ikone, fatica a mettere in difficoltà la difesa avversaria, complice il gioco non brillante della prima frazione. (dal 54′ Kouamè 6.5: entra molto bene in partita, serve l’assist per lo 0-1 di Kean e in generale è bravo nella gestione del pallone, nei duelli aerei e nel pressing costante sugli avversari).
Kean 7: è lui il trascinatore di questa viola, e sicuramente il miglior acquisto fin qui per Palladino. Partita di grande sacrificio, ricca di sponde utili alla manovra. Suo il gol del vantaggio momentaneo, conquistato con ferocia e grinta. Meritato. (dal 91′ Mandragora 6: l’ultimo dei subentranti, ripone totalmente la sua freschezza nel pressing).
ALL. Palladino 6: partita piuttosto altalenante dei suoi ragazzi. Comincia male, rimedia con un triplo cambio ma deve far fronte ad una emergenza totale nei tempi supplementari, dopo le espulsioni di Ranieri e Comuzzo. Conquista meritatamente il primo successo sulla panchina viola.
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