Calcio
Roma, Soulè si racconta: “Dybala è come un fratello maggiore. Thiago Motta voleva che restassi alla Juve”
È un’intervista a cuore aperto quella rilasciata da Matias Soulè ai microfoni del “Corriere dello Sport”, dal ritiro dei giallorossi in Inghilterra.
L’attaccante della Roma, acquistato dalla Juventus in questa sessione di mercato per poco più di 30 milioni di euro, è un ragazzo di vent’anni che parla sempre con il sorriso sulle labbra e si lascia andare anche a dei momenti di commozione ricordando la nonna scomparsa un anno fa. “È per lei che ho scelto il numero 18”, dice con gli occhi lucidi forse ancora poco consapevole del peso che quel numero ha per i tifosi della Roma dato che lo ha portato sulle spalle un certo Gabriel Omar Batistuta.
LA ROMA, IL FEELING CON DE ROSSI E DYBALA “MIO FRATELLO MAGGIORE”
Il 28 luglio scorso alle ore 22 Matias Soulè è atterrato a Fiumicino e l’indomani ha sostenuto le visite mediche prima della firma sul contratto.
Al suo atterraggio è stato accolto da circa 300 tifosi giallorossi che lo aspettavano da ore intonando i cori della Curva Sud. Un clima di festa che sicuramente ha scaldato il cuore del giocatore e gli ha convinto ancor di più di aver fatto la scelta giusta. Perchè la piazza romana è così e se lo ricorda bene Paulo Dybala che è stato accolto in modo trionfale al suo arrivo nella Capitale.
“Essere qui per me è meraviglioso. La trattativa è stata lunga e, ad un certo punto, temevo si potesse bloccare ma alla fine è andato tutto per il meglio. I Friedkin mi hanno voluto fortemente, ho subito capito la loro ambizione per questo club e dove vogliono portarlo. E ora sono qui e non potevo chieder di meglio.”, dichiara Soulè che aggiunge: “Mi hanno accolto tutti davvero benissimo, siamo una famiglia.”
Alla Roma ha trovato un allenatore come Daniele De Rossi che ha molta stima in lui: “Stravedo per lui. Spinge tanto, è un grande lavoratore e un ottimo tecnico. Ho parlato più volte con lui durante la trattativa, mi ha raccontato la Roma, di come si vive il calcio qui e durante il ritiro è stato eccezionale con me. Sta istillando una mentalità vincente alla squadra allenandoci al meglio dal punto di vista tecnico e tattico.”
Tra i suoi nuovi compagni ce n’è uno in particolare con cui ha instaurato un legame quasi fraterno, si tratta del suo connazionale ed ex bianconero Paulo Dybala: “Per me Paulo è come un fratello maggiore, una guida non solo nel calcio ma nella vita. Quando ero più piccolo, lo vedevo come un mostro sacro, davanti a lui mi sentivo in soggezione. Poi ci siamo conosciuti meglio e abbiamo stretto un buon rapporto alla Juventus. C’è un aneddoto in particolare che non mi dimenticherò mai. Era il suo ultimo anno alla Juve e stavamo giocando una delle partite finali del campionato. Mancava un quarto d’ora alla fine quando lo vedo parlare con Landucci e indicarmi. Aveva chiesto alla panchina di farmi entrare perché voleva giocare con me almeno una volta prima di andarsene. Ora questo sogno si è realizzato qui alla Roma e non potrei esserne più felice.”
L’ADDIO ALLA JUVE E IL RETROSCENA SU THIAGO MOTTA
Soulè arriva alla Juventus nel 2020 dove esordisce da professionista con la Next Gen nel 2021. Nella stagione 2022-23 viene inserito in pianta stabile in prima squadra, prima di passare in prestito al Frosinone dove vi resta fino alla fine di giugno 2024.
“Non pensavo di lasciare la Juve, anzi, ero concentrato a fare bene con il Frosinone per meritarmi una maglia. A gennaio ho scoperto che mi stavano cedendo in Arabia ma io non ho mai avuto alcuna intenzione di andarci, però ormai il mio futuro era chiaro. Ne sono rimasto deluso perché pensavo di poter giocare per la Juve, ma poi me ne sono fatto una ragione.
E su Thiago Motta: “È una persona squisita. Mi è sempre stato vicino, mi ha supportato, allenato e dato tanti consigli. La verità è che lui voleva che restassi alla Juve, mi vedeva benissimo nel suo gioco e nel suo attacco. Non rimpiango nulla della mia esperienza alla Juve dove sono stato benissimo, l’esperienza alla Next Gen mi ha aiutato a crescere.”
Alla terza giornata Soulè tornerà allo Stadium per Juventus-Roma, sensazioni: “Non vedo l’ora. Non per vendicarmi, sia chiaro, ma per dimostrare che in quella Juve avrei potuto comunque dire la mia.”
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