Calcio
Como, Fabregas: “quando giochi così prima o poi il calcio ti dà qualcosa”
Bottino poverissimo quello raccolto dalla squadra comasca finora in campionato, ma Fabregas è positivo: tanti acquisti sono arrivati a Como verso la fine del mercato, bisogna lavorare duro per unire tutti i pezzi del puzzle e creare un’intesa. Sicuramente potrà approfittare della sosta per operare in tal senso, in attesa di conoscere coloro che viaggeranno e saranno impegnati con le proprie nazionali.
Per vedere il vero Como di Fabregas ci vorrà ancora tempo
“Siamo il Como, dobbiamo andare avanti a testa alta con coraggio. Passo dopo passo, piano piano ma abbiamo ambizione”. Cosi l’allenatore spagnolo parlava in conferenza stampa dopo l’esordio in campionato contro la Juventus. Tutta la situazione può essere racchiusa in questa frase. Il club lariano, infatti, dovrà certamente rialzarsi e guardare avanti con orgoglio, e allo stesso tempo pazientare, rimanendo consapevoli delle proprie potenzialità. Perchè il ds Carlalberto Ludi ha fatto un calciomercato da capogiro, ingaggiando, aldilà di Raphaël Varane, tanti giocatori con esperienze diverse ma in grado di dare concretamente il proprio contributo.
Cosa ci dicono i numeri?
Finora solo 1 punto conquistato (in trasferta a Cagliari) e due sconfitte contro Juventus e Udinese. 1 gol fatto e 5 subiti. Ultimo posto in classifica (Venezia 19esimo per un gol subito in meno), senza dimenticare l’eliminazione in Coppa Italia per mano della Sampdoria, ai calci di rigore. Vista così sembrerebbe una situazione drammatica, ma di spunti interessanti ce ne sono, così come di calciatori. Per altro siamo appena entrati nel mese di settembre, ricordando inoltre che tutte e tre le partite disputate finora erano fuori casa.
Tanti i nuovi arrivati a Como
Sempre a proposito di numeri: il Como questa estate (tra prestiti, ingaggi a parametro zero, operazioni a titolo definitivo e riscatti) ha portato sul lago la bellezza di 19 giocatori (incluso Varane), di cui solamente 6 conoscono la Serie A (contanto però anche Kone, che ha fatto solo 81 minuti in carriera in Serie A), e questo la dice lunga sulle difficoltà viste finora, nonostante tanti acquisti fossero anche di spessore (in termini di carriera, esperienza, trofei come Pepe Reina, Alberto Moreno, Sergi Roberto, Audero, oppure grandi talenti come Jasim, Nico Paz, Maximo Perrone). Sappiamo quanto sia difficile il massimo campionato italiano, soprattutto per chi arriva dall’estero, magari anche senza conosce la lingua italiana.
Fabregas e il Como hanno tanto da imparare
Giusto sottolineare come, la stessa leggenda spagnola, debba ambientarsi in Serie A. Sì, perchè un conto è la Serie B, un conto è la Serie A. Ma anche per quanto riguarda l’esperienza da allenatore: solamente a dicembre 2023 ha preso veramente in mano il Como (coadiuvato dal vecchio saggio Osian Roberts) compiendo un miracolo sportivo: portare il Como in Serie A dopo 22 anni. Quindi si può sbagliare, al rientro dalla sosta ci saranno partite molto importanti, contro avversari di livello (in ordine cronologico: Bologna, Atalanta, Verona e Napoli). Insomma, già dalle prossime quattro sfide capiremo ancora meglio a che punto è lo sviluppo e la crescita della squadra, tenendo a mente che il campionato finisce a maggio ed è composto da 38 partite.
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