Allegri, Terzic e Juric: i retroscena del post De Rossi alla Roma

De Rossi come Mourinho: Francesco Totti lo aveva anticipato settimana scorsa in un’intervista a Il Messaggero. De Rossi come Mourinho anche per la modalità di esonero: all’improvviso, alle 9 di mattina senza nessuna avvisaglia. Anche se la giornata di ieri è stata quello decisiva per far esplodere la bomba ad orologeria, che stava per raggiungere il culmine da molto tempo. L’ex allenatore dei giallorossi ha avuto un’accesa, l’ennesima, discussione con la CEO Lina Souloukou, in cui DDR avrebbe detto alla dirigente di non intromettersi nelle situazioni di campo perché sono di sua competenza. Il rapporto tra i due si è incrinato in estate dopo il rinnovo di De Rossi, soprattutto per colpa di tante promesse fatte e non mantenute sul mercato con tanto di retroscena: su tutte la questione legata a Paulo Dybala. I Friedkin questa mattina si sono schierati dalla parte della propria dirigente, esonerando Daniele De Rossi con effetto immediato.

I retroscena per il post De Rossi

Da qui tante idee e voci per il successore. Massimiliano Allegri non è mai stato chiamato, né stamattina e né nei giorni scorsi e non avrebbe mai accettato la proposta. Mentre si è provato un tentativo in extremis per Stefano Pioli, ormai promosso sposo dell’Al Nassr come anticipato ieri. Dopo Pioli, c’è stato anche il secco no di Edin Terzic, ex allenatore del Borussia Dortmund. La scelta poi è ricaduta su Ivan Juric, avente lo stesso procuratore – Beppe Riso – di Cristante e Pellegrini. L’ex allenatore del Torino ha scelto subito di sposare il progetto giallorosso, nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento per preparare la sfida di domenica sera contro l’Udinese. Il croato firmerà un contratto fino a fine stagione, con il rinnovo automatico in caso di qualificazione alla prossima Champions League.

Intanto fuori Trigoria è partita la contestazione dei tifosi giallorossi, che hanno fermato Lorenzo Pellegrini dicendo: “È il quinto allenatore che fate fuori, pascolate in campo!”. E Lorenzo risponde: “Non devi dire così a me!”.