ESCLUSIVA – Paolino: “Inter, Cagliari e quella volta che Ranieri ci portò..”

In esclusiva ai nostri microfoni abbiamo avuto modo di parlare con Raffaele Paolino, ex calciatore di Inter, Venezia e Cagliari. Ci ha parlato delle sue impressioni inerenti alle prime partite di Serie A, raccontandoci inoltre, un aneddoto su mister Ranieri.

Le parole di Raffaele Paolino 

Raffaele grazie per la disponibilità concessaci. Che impressione le hanno fatto le big in queste prime tre gare di Serie A? Pensa possa esserci già una favorita per la vittoria finale?

“Per me, l’Inter è chiaramente la squadra che gioca meglio di tutte e, senza dubbio, la favorita per la vittoria finale del campionato. I meccanismi già rodati lo scorso anno tra calciatori e allenatore si riflettono in campo, dando ai nerazzurri una solidità che poche altre squadre possono vantare. La profondità della rosa permette loro di poter ambire su più fronti, Coppa dei Campioni compresa.
La Juventus, invece, potrebbe essere la vera outsider dei nerazzurri, ma dopo il pareggio per 0-0 contro la Roma, sono emerse ancora alcune difficoltà legate principalmente a un affiatamento che deve ancora essere trovato pienamente, complici i recenti innesti e l’arrivo del nuovo tecnico, Thiago Motta.
Per quanto riguarda il Milan, devo dire che il Milan del passato non esiste più. Fonseca non mi convince come allenatore, anche perché non era neppure la prima scelta dei rossoneri, che hanno dovuto ripiegare su di lui una volta sfumati gli obiettivi primari. I risultati finora non sono stati buoni e la squadra sembra faticare a trovare una propria identità. Ibrahimovic come dirigente non ha le competenze ed il carisma di Paolo Maldini e questo non può non incidere sulle performance sportive dei meneghini.
Infine, c’è il Napoli, che ha il grande vantaggio di essere guidato da un allenatore capace e sempre affamato di vittorie come Antonio Conte. Inoltre, il non dover disputare le coppe europee permette ai partenopei di concentrarsi completamente sul campionato, e questo potrebbe fare la differenza”.

Parlando invece di due squadre per le quali le hai giocato, come vede Venezia e Cagliari? Pensa che potranno ambire ad una salvezza tranquilla?

“Personalmente penso che la lotta salvezza di quest’anno sarà molto interessante. Il Venezia sta faticando molto e non sarà facile per loro confermarsi nella massima serie del campionato. Il Cagliari è la squadra del mio cuore e mi auguro che possa raggiungere una salvezza tranquilla. Non sarà facile per loro dopo l’addio di Ranieri, un tecnico che ha lasciato tanto alla città e ai tifosi”.

Poi su Claudio Ranieri…

A proposito di Ranieri, in quanto suo ex allenatore, (con il quale ha raggiunto una storica promozione in Serie a nel 1989/90) ha avuto modo di parlare con lui nell’ultimo periodo?

“Ho parlato personalmente con il Mister nell’ultimo periodo e mi ha confidato di essere rimasto un po’ deluso dall’ultimo anno in Sardegna. Probabilmente si aspettava maggiori garanzie societarie e queste disattese lo hanno portato ad anticipare di un anno il suo addio al calcio. Ha preferito lasciare un bel ricordo, conscio del fatto che non sarebbe stato facile confermare nuovamente la squadra in Serie A in questa stagione”.

Può raccontarci un aneddoto sul Mister di quando lei era calciatore?

“Ranieri è una persona ed un uomo fantastico. Ho un bellissimo ricordo di lui come allenatore ed è stato senza dubbio il miglior tecnico che mi sia capitato durante la mia carriera. Egli non solo era molto competente per quanto ne concerne il terreno di gioco, ma era una persona in grado di toccare le corde giuste nei vari momenti emotivi e non. Ricordo quando nel 1990 in piena lotta per l’accesso alla Serie A portò l’intera squadra del Cagliari a vedere al cinema “Cogli l’attimo”. Guardare quel film ci motivò molto e fu un toccasana per tutto il gruppo, il quale riuscì poi nell’impresa della promozione nel medesimo anno nonostante fossimo una squadra molto giovane ed inesperta”.