Serie A
Hellas Verona, Zanetti parte con il piede giusto
Dopo la miracolosa salvezza nella stagione 23/24, l’Hellas Verona è partito con il piede giusto in questa nuova annata. Dopo l’addio di Marco Baroni, accasatosi alla Lazio, è arrivato Paolo Zanetti che ha firmato con l’Hellas Verona un contratto annuale con opzione per un’altra stagione. Due vittorie su tre partite: una casalinga all’esordio contro il Napoli per 3-0 e quella dell’ultimo turno a Marassi contro il Genoa per 0-2. Nel mezzo c’è stata la sconfitta a Torino contro la Juventus per 3-0.
Hellas Verona, una squadra che incarna il suo allenatore
Gli addii di Baroni e Noslin, oltre a quello di Cabal, potevano complicare e non poco la partenza degli scaligeri. Invece nel primo trittico di partite dell’Hellas Verona, prima della pausa Nazionali, Zanetti ha proseguito il buon lavoro del suo predecessore. Nelle prime uscite si è vista una squadra solida, pronta a colpire in ripartenza gli avversari come da marchio di fabbrica del suo tecnico. Nonostante l’ex tecnico dell’Empoli nella sua carriera abbia utilizzato con maggior frequenza il 4-3-1-2, in queste prime uscite ha confermato il 3-4-2-1, con due giocatori alle spalle della prima punta. Una squadra che non rinuncia a giocare, ma che non sdegna di chiudersi di sfruttare le transizioni offensiva. A condire il tutto c’è la foga agonista trasmessa dal suo tecnico, che dopo gli esoneri di Venezia ed Empoli vuole confermarsi in una panchina per più di una stagione.
Hellas Verona, Up&Down: Tengstedt e Mosquera subito in luce, da rivedere Suslov
Tolti gli arrivi di Kastanos dalla Salernitana e Harroui dal Frosinone, il mercato dell’Hellas Verona ha visto arrivare dei giocatori semi sconosciuti alla maggior parte dei tifosi e degli appassionati calcistici. Chi si è messo subito in mostra sono gli attaccanti: Livramento, Mosquera e Tengstedt. Il primo, classe 1999, è arrivato dal CD América è ha letteralmente spaccato la difesa del Napoli al suo esordio; il secondo, classe 2001, è arrivato dal MVV Maastricht e anche lui ha bagnato il suo esordio con gol contro i partenopei. Per ultimo c’è il danese, lanciato titolare nella sfida contro il Grifone, dove ha trovato la via del gol su calcio di rigore nella ripresa.
Un altro giocatore che si è messo in mostra è Reda Belahyane, centrocampista classe 2004, arrivato dal Nizza a gennaio. Il centrocampista franco-marocchino è stato elogiato da Zanetti per la buona partita contro il Genoa: il giocatore ha già raccolto 249’ in questo inizio di stagione, anche a causa dell’infortunio di Serdar, che rientrerà tra qualche settimana.
Tra i giocatori che si sono messi meno in mostra c’è Suslov e Kastanos, che devono ancora trovare il giusto collocamento in campo, recependo i dettami del neo tecnico. Un altro giocatore che sembra aver perso gerarchie è Faraoni: il terzino, dopo il prestito alla Fiorentina di gennaio, non sembra aver convito il tecnico di Valdagno, il quale gli sta preferendo Tchatchoua.
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