Serie A

Hellas Verona: Zanetti non conosce vie di mezzo, ma i veneti sono sul pezzo

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L’inizio di stagione dell’Hellas Verona di Paolo Zanetti si può considerare alquanto positivo rispetto alle proiezioni di inizio anno. Dopo la miracolosa salvezza targata dal tecnico Marco Baroni e dal Ds Sean Sogliano nella scorsa annata, l’obiettivo dei veneti è centrare nuovamente la salvezza nella massima serie della piramide calcistica italiana. La formazione scaligera si trova a metà classifica con Atalanta, che ha una partita in meno, Fiorentina e Bologna. Inoltre è l’unica formazione, insieme agli orobici, a non avere ancora pareggiato in campionato.

Hellas Verona, una squadra che non molla. Sorpresa Belahyane

Un calendario non certo tra i più semplici quello che ha dovuto disputare l’Hellas Verona nelle prime giornate di Serie A. I veneti hanno dovuto affrontare squadre che lottano per obiettivi diametralmente opposti, come Napoli, Juventus, Lazio e Torino. Nonostante ciò, la formazione scaligera ha dimostrato di essere una squadra che non molla e che rispecchia in campo le caratteristiche del proprio tecnico. Anche nell’ultima gara casalinga persa contro il Torino, la formazione di Montipò & compagni hanno dato filo da torcere ai granata, nonostante l’inferiorità numerica dal 20’ per l’espulsione di Dawidowicz.

Tra le note positive di questo inizio di stagione c’è quella di Lorenzo Montipò, al suo terzo anno a Verona. Il portiere, classe 1996, nonostante gli 8 gol subiti, si sta dimostrando una buona sicurezza per la retroguardia gialloblù. Per quanto riguarda i nuovi volti quello che sta maggiormente brillando c’è Reda Belahyane. Classe 2004, il centrocampista francese, arrivato dal Nizza nello scorso mercato di gennaio, sta dimostrando ottime qualità fisiche abbinate ad una buona personalità.

Hellas Verona, una difesa da registrare per Zanetti

Tra gli aspetti che saltano all’occhio del nuovo Hellas Verona è la differenza reti pari a 0. Sono 8 i gol subiti quanto i gol segnati. Nonostante vali sempre la regola che è meglio perdere una partita 3-0 piuttosto che tre partite per 1-0, il tecnico veneto deve registrare la fase difensiva. Tra Lazio e Torino ci sono state delle leggerezze evitabili. Da migliorare anche la fase offensiva, dove nonostante i nuovi arrivati siano andati già in gol, si può e si deve essere più cattivi sotto porta.




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