Serie A

Giuntoli: “Vlahovic non sarà mai un problema. Motta, un predestinato”

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CRISTIANO GIUNTOLI PREOCCUPATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Cristiano Giuntoli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Il dirigente della Juventus ha toccato tanti temi, sul presente e sul futuro dei bianconeri.

L’intervista di Giuntoli al Corriere della Sera

Sulla pressione: “Qui ce n’è rispetto altrove. Ma più che di pressione parlerei di senso di responsabilità. Questo è quello che ho avvertito appena arrivato. La consapevolezza di essere in un club che ha fatto la storia, e di avere sulle spalle il peso di una mission importante. La Juve è una società che deve vincere. Non è la sola cosa, ma quella più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita. C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza”.

Calafiori: “È un rimpianto per tutto il calcio italiano, non della Juventus. Bisogna interrogarsi sul fatto di non aver avuto la forza di tenere in Italia un giocatore della sua portata. Le grandi squadre hanno preso tutte un difensore, non lui”.

Vlahovic: “È un calciatore come lui con prospettive ancora importanti non può mai essere un problema, il rinnovo è un obiettivo, lo faremo. Un giocatore che vale tanto e guadagna tanto per noi rappresenta un patrimonio”.

Campionato? “Inter e Napoli sono le favorite.  Noi abbiamo cambiato tanto, e quando lo fai rischi sempre. Abbiamo modificato completamente il modo di pensare calcio, partiti da zero. Non sappiamo ancora quello che possiamo fare, siamo alla scoperta di noi stessi. Adesso c’è anche la curiosità di capire, e possibile”.

McKennie “aveva un problema di rinnovo, ma non è mai stato fuori dal progetto”.

Koopmeiners: “È speciale nelle giocate, nella tecnica. Un calciatore a testa alta, sa sempre dov’è la palla, sa a chi darla. È uno tosto”.

Thiago Motta: “Ha avuto un grande impatto all’interno della Juve. Modi gentili, carini, con tutti. Lui è un predestinato, molto empatico con la squadra. Ha grandissima personalità”.

Sugli obiettivi di mercato: “Dovevamo abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa: l’abbiamo fatto. Bisogna solo fare i conti, e tener presente la prospettiva di cinque anni. Abbiamo una tra le squadre più giovani del campionato e un progetto importante. Sono molto ottimista e contento di come sia iniziata la stagione”.




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