Il Celtic dei giapponesi vuole stupire ancora: Atalanta-Celtic promette spettacolo

Domani alle ore 18:45 andrà in scena Atalanta-Celtic, gara valevole per la terza giornata di Champions League. I bergamaschi vogliono dare continuità al 3-0 dello scorso turno contro lo Shakhtar e soprattutto al 2-0 sul campo del Venezia nel recente weekend di campionato. Dall’altra parte però c’è un Celtic che non ha intenzione di scherzare. Tranne nella pesantissima sconfitta di Champions per 7-1 in casa del Borussia Dortmund, la squadra di Rodgers non ha mai sfigurato quest’anno, vincendo praticamente tutte le partite. Tuttavia, la capolista scozzese ha pareggiato 2-2 lo scontro diretto contro l’Aberdeen, subendo la rimonta degli ospiti in soli 10 minuti. Gli scozzesi arrivano a Bergamo dunque per rialzarsi immediatamente, forti della loro capacità di concretizzazione: 38 reti in 12 incontri disputati, con una media di 3 goal a partita. Andiamo ad analizzare meglio il Celtic di Rodgers.

La fase difensiva del Celtic

I tanti goal fatti compensano i goal subiti dagli scozzesi. La squadra di Rodgers concede e non poco, come testimoniano i 7 goal incassati nella sfida di Champions contro il Dortmund. Molto meglio in campionato, dove i goal subiti sono solamente 3, di cui due nell’ultima giornata contro l’Aberdeen, avversaria di pari livello che lotta per il titolo. In generale, una fase difensiva che non dà chissà quali garanzie.

Davanti all’esperienza di Schmeichel, abituato a certi palcoscenici, i terzini Johnston e Valle possono essere pericolosi in fase di spinta, ma presentano delle importanti lacune difensivamente parlando. Per quanto riguarda invece la coppia centrale, Scales-Trusty con ogni probabilità, siamo di fronte ad un tandem molto fisico ma poco esperto. Entrambi i difensori di Rodgers hanno pochissima esperienza nelle competizioni europee, un fattore che i ragazzi del Gasp dovranno provare a sfruttare. Occhio però ai calci piazzati: Scales ha segnato la rete dell’1-0 nel 5-1 contro lo Slovan Bratislava nella prima giornata di Champions. Pertanto, la coppia centrale scozzese può impensierire non poco la difesa dell’Atalanta.

Il centrocampo e l’attacco del Celtic

Dal centrocampo in su gli scozzesi possono sfoggiare una qualità davvero invidiabile. Aldilà di Mcgregor, il cuore della Nazionale scozzese e regista della squadra, ed Engels, mezzala belga di inserimento, la fase offensiva del Celtic è guidata dai suoi giocatori di maggior talento. Stiamo parlando di Hatate, Maeda e Furuhashi, i tre calciatori del Sol levante venuti in Scozia per riportare in alto il Celtic. Hatate è arrivato nel 2022 e, da quel momento, si è preso le chiavi del centrocampo scozzese. Sinora 3 goal e un assist per il classe ’97.

La vera qualità però è là davanti: il tridente composto da Kuhn-Furuhashi-Maeda può fare davvero male alla difesa bergamasca, in emergenza totale per via di numerosi infortuni. Il talento di Maeda, leader della squadra e della Nazionale giapponese, può davvero rappresentare una spina nel fianco per la Dea. Lo stesso vale per Furuhashi: 4 reti e 2 assist in nove gare per lui, un giocatore cinico a cui porre la massima attenzione. Non è da meno Kuhn, esterno tedesco classe ‘2000 che in Scozia è definitivamente sbocciato. La sua rapidità palla al piede e la sua tecnica nello stretto sono un ulteriore pericolo per Gasperini, che domani troverà al Gewiss un super tridente da affrontare.

Uno scarso equilibrio che l’Atalanta deve sfruttare

La qualità offensiva degli scozzesi è sotto gli occhi di tutti, come ha testimoniato anche Gasperini in conferenza stampa. Allo stesso tempo, una squadra che crea tanto in avanti è per forza di cose sbilanciata nei reparti più arretrati. Per tale ragione, il centrocampo può essere il vero ago della bilancia. La superiorità numerica e la qualità del palleggio dei centrocampisti nerazzurri potrebbero essere fattori decisivi. Per la Dea, è importante allo stesso tempo avere il possesso di palla e fare girare a vuoto il pressing dei giocatori scozzesi. I bergamaschi dovranno inoltre cercare di concedere meno contropiedi possibili al Celtic, poiché in questo i ragazzi di Rodgers sono micidiali.