Serie A

Fonseca: “Noi penalizzati da Bologna-Milan. Napoli candidata scudetto, ma ci siamo anche noi. Su Leao e Camarda…”

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La conferenza stampa di Fonseca alla vigilia di Milan-Napoli

Turno infrasettimanale che vede andare in scena il big match tra Milan e Napoli. I partenopei sono primi in classifica, a +4 sull’Inter dopo lo spettacolare pareggio per 4-4 nel Derby d’Italia. Dall’altra parte, i rossoneri vengono dal rinvio molto contestato di Bologna-Milan. Da un lato il Milan, non avendo giocato nel weekend, arriva più fresco del Napoli a questa sfida. Dall’altro però, i rossoneri non potranno fare affidamento su Theo Hernandez e Reijnders, i quali sconteranno la squalifica proprio contro i partenopei. Fonseca non potrà nemmeno contare su Abraham, ancora alle prese con l’infortunio alla spalla, e Gabbia, a seguito di un infortunio al polpaccio. Vediamo le parole di Fonseca in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli.

Arriva un Napoli molto continuo. la fiducia e l’autostima sono le principali qualità degli azzurri?

“Sì, il Napoli è una squadra fortissima. Vive un gran momento di forma. Affrontiamo una grande squadra. Anche noi siamo motivati, motivati ad affrontare una squadra di questo tipo […] In questo momento è la più forte. E’ una delle candidate per lo scudetto”.

Come avete vissuto Bologna-Milan?

“E’ stato difficile gestire questo momento. Il giorno prima non sapevamo se avremmo giocato o meno. Non sapevamo se potevamo fare l’allenamento o meno in vista della partita. Siamo stati penalizzati. Noi volevamo giocare […] Per me non cambia nulla avere l’asterisco o meno. Capisco però che per le persone che guardano la classifica è diverso”

Come state dal punto di vista tecnico e fisico?

“Volevamo giocare anche perché volevamo Theo e Rejnders contro il Napoli. La squadra si è allenata bene. Io ho fiducia in tutti i miei giocatori. “

Cosa pensa di Camarda?

“Penso sempre lo stesso. Ha confermato ciò che penso su di lui: un giocatore con un grande futuro”.

Come ha visto in questi giorni Leao? Giocherà titolare?

“Non voglio dare la formazione titolare. Io capisco la curiosità che c’è intorno a leao. Lui non è un problema, non è un caso. Ha lavorato bene in settimana. Domani vedremo se giocherà o meno”. […] Sono situazioni normali nel calcio. Quando si sceglie si considerano vari fattori”.

Il Milan c’è ancora per lo scudetto?

“Per me sì. I tifosi devono crederci perché siamo una squadra forte, siamo in crescita. Possiamo rientrare nella lotta scudetto”.

Calabria può giocare a sinistra?

“Sì Calabria potrebbe giocare a sinistra”.

D’estate i tifosi volevano Conte. Può essere una motivazione in più?

“La mia motivazione è essere l’allenatore del Milan”.

In questa fase, cosa si aspetta dalla sua squadra?

“In generale mi aspetto tante cose. Quando si analizza l’ultima partita ci si concentra su ciò che è stato fatto bene e cosa no. Domani sarà una partita equilibrata, contro una squadra che difende molto bene. Abbiamo preparato la partita ipotizzando ciò che potrebbe succedere. Dobbiamo migliorare la fase difensiva, ma siamo cresciuti tanto da inizio anno. Abbiamo avuto una crescita dal punto di vista del possesso palla. Domani abbiamo bisogno di giocare più negli ultimi 30 metri. Dobbiamo migliorare in questa zona del campo”.

Qual è il ruolo ideale di Pulisic?

“A me piace più da trequartista”.

Che pensa di Inter-Juventus?

“Gara spettacolare ma con tanti errori”.

Perché ha sostituito Leao contro il Brugge?

“La partita pretendeva questa sostituzione in quel momento. Non è stata una punizione”.

Tante le assenze. Domani serve una prova di gruppo?

“Io ho fiducia in tutti i miei giocatori. Dobbiamo dare il massimo con i giocatori che abbiamo a disposizione. Tutti devono capire che quando siamo una squadra non interessa il nome di chi gioca. Domani dobbiamo essere squadra”.

Un’alternativa per il futuro sulla fascia può essere Pavlovic?

“In Nazionale la Serbia gioca a 3 dietro, non è proprio la stessa cosa. Non credo che Pavlovic possa fare il terzino”.

Chi teme di più degli azzurri? può essere decisa sugli esterni la partita?

“Sulle fasce hanno due giocatori molto decisivi in questo campionato. Ma li abbiamo anche noi. Quindi sì, sulla fasce si decide la partita”.

La partita contro il Napoli potrebbe essere il vero Milan di Fonseca?

“Io penso che le vittorie portino fiducia. Penso che la crescita di una squadra non dipende da una partita. Possiamo giocare una bellissima partita domani, ma poi se perdiamo male quella dopo serve a poco. A me interessa più il percorso della squadra”.

Cosa pensa del momento delle difese in generale? Cosa sta succedendo?

“Se pensiamo alla Serie A non possiamo dire che gli allenatori non lavorino difensivamente. Qui si è maniacali dal punto di vista difensivo. A me piacerebbe lavorarci anche di più, ma non c’è tropo tempo visti gli impegni ravvicinati. Penso che si tenda anche a lavorare molto su aspetti individuali. Si lavora sui singoli. Spesso vedo che il goal arriva da errori dei singoli, non di reparto. Oggi è più difficile attaccare perché le squadre difendono meglio rispetto al passato. L’uomo su uomo è un’altra tendenza degli ultimi anni. Si è cominciato a vedere sempre più squadre che difendono uomo su uomo. Questo porta a più opportunità. E’ più difficile cercare spazi. Poche squadre sanno attaccare bene negli ultimi 30 metri”.




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