Automobilismo

GP del Messico, Sainz vince da vero Matador, Norris non molla un centimetro

Dopo Austin, La Ferrari conquista il Messico

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Sainz esulta in Messico

Tante emozioni nel GP del Messico che ha visto protagonista ancora Carlos Sainz. Lo spagnolo, dopo Austin, conquista la vittoria anche a MexicoCity, mettendosi dietro Norris ed il compagno di squadra Leclerc.

Verstappen a fionda, la bandiera gialla favorisce Sainz

Partenza a fionda per Max Verstappen: l’olandese va subito ruota a ruota con il pole sitter Sainz e ha la meglio prendendosi immediatamente la prima posizione. Leclerc attento a non creare danni al compagno di squadra, preferisce alzare il piede in curva. La partenza del GP del Messico è però subito caratterizzata da una bandiera gialla, causata dal contatto tra Tsunoda e Albon: per entrambi i piloti, la gara finisce prematuramente. Piove sul bagnato per il “padone di casa” Perez a cui sono stati comminati 5 secondi di penalità per falsa partenza.

La ripartenza è scoppiettante: sorpasso spettacolare di Carlos Sainz su Verstappen, l’alfiere Red Bull si vede infilare in poche curve anche da Lando Norris e i due danno il via ad una bagarre che si conclude con 10 secondi di penalità per Max (diventati poi 20 per aver tratto vantaggio lasciando la pista). Nel frattempo ne approfitta Leclerc che si porta in seconda posizione: è uno-due Ferrari, il pilota monegasco sembra averne di più e segna immediatamente il giro veloce, Sainz poi però giro dopo giro aumenta il gap.

Sainz rimane leader, Norris si avvicina

Il primo a rientrare ai box dei primi davanti nel GP del Messico è Max Verstappen, al giro 28, che deve scontare i 20 secondi di penalità: rientra in quindicesima posizione, dietro ad Esteban Ocon, ma il pilota olandese inizia sin da subito a risalire la classifica, sorpasso dopo sorpasso. In casa Ferrari, decidono di fermare prima Leclerc (al giro 32) e poi Sainz (giro 33): i due piloti della Rossa rientrano in pista con un distacco di circa 8.5 secondi, gap che si assottiglia nel corso dei giri. Chi ha tratto maggiore vantaggio dal pit stop è Norris: rapidissimi i meccanici McLaren nel rimettere in pista il pilota inglese in 2.3 secondi, vengono ripagati da un susseguirsi di giri veloci.

Trionfo Sainz, Norris di sostanza

A quindici giri dalla fine del GP del Messico resiste l’uno-due Ferrari ma Norris continua a rosicchiare decimi a Leclerc: il numero #16 è continuamente impallato dai doppiati; dal canto suo, il pilota papaya approfitta delle scie ed è bravo a far sentire il fiato sul collo al suo avversario che appena prima del rettilineo rischia di mettere la vettura a muro. Il numero #4 ringrazia e sfila senza fatica, pronto ad andare a prendere il leader della corsa Sainz. Persa la seconda posizione, la Ferrari richiama ai box Leclerc per strappare il punto addizionale a Lawson: Red Bull tenta di rispondere con Perez ma il messicano non centra l’obiettivo. Nel frattempo Sainz vola verso il traguardo chiudendo al primo posto il weekend del Messico dominato in lungo e in largo.

La Top Ten

  1. Carlos Sainz
  2. Lando Norris
  3. Charles Leclerc (+ giro veloce)
  4. Lewis Hamilton
  5. George Russell
  6. Max Verstappen
  7. Kevin Magnussen
  8. Oscar Piastri
  9. Nico Hulkenberg
  10. Pierre Gasly



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