Serie A
La sosta della Roma: Var, recuperi e speranze
Tutto ciò che succede in casa Roma
La pausa per le nazionali in casa Roma servirà a fare il punto della situazione. I giallorossi sono tornati a casa con un pareggio dalla trasferta di Monza. Un pareggio che fa però discutere, soprattutto per le modalità con le quali è maturato. Protagonista di Monza-Roma, il var.w
Una Roma lontana dalla percezione comune
Un primo tempo in cui la Roma ha creato tante occasioni e concesso pochissimo. Un gol di Dovbyk annullato per fuorigioco, due minuti dopo Maldini impegna Svilar, che però si fa trovare pronto. Altre due occasioni chiarissime per Pellegrini e Koné sempre nel primo tempo. Altra occasione per Dovbyk prima del gol al sessantesimo con un sinistro diagonale ad incrociare. Ma la gioia romanista dura appena dieci minuti con il pareggio di Mota che servito in area deve solo appoggiare in rete. Nei commenti post-partita, si è notata una marcata differenza tra le dichiarazioni di Ivan Juric, contento per la prestazione, meno per l’episodio arbitrale e la percezione o l’umore della piazza. La Roma ha dominato la partita, creando tanto e subendo solo due occasioni. Fa bene Juric a dirsi soddisfatto della squadra e del gioco espresso, come fa bene a chiedere più cattiveria e precisione.
L’episodio incriminato
Al minuto 87′ l’episodio per il quale si è tanto discusso: cross dalla sinistra romanista, Baldanzi va a contendere il pallone a Kyriakopulos che gli pesta il piede in area di rigore. L’arbitro La Penna lascia correre e il VAR Aureliano non aiuta il collega. Nel dialogo apparso ad Open Var, Aureliano si contraddice nelle pochissime battute che scambia con il direttore di gara, portando La Penna all’errore. Errore che ha portato Florent Ghisolfi al termine della partita, cosa più unica che rara nella Roma dei Friedkin, a commentare l’accaduto: “Non mi piace mai parlare dell’arbitro, ma quello che è successo oggi inaccettabile – sono state le sue parole – Era un rigore chiaro, penso che tutti lo abbiano visto”.
Ma non è questa la sede per fare processi. La sensazione che emerge in alcune direzioni di gara è che non ci sia un regolamento comune. Che due direttori di gara leggano due regolamenti diversi. Manca la certezza della pena. Ne va della credibilità dell’A.I.A., ne va della credibilità del campionato e del sistema calcio italiano. All’incirca un anno fa Rocchi, designatore arbitrale, in occasione del pestone di Piccoli su Thiaw in Lecce-Milan del Novembre scorso dichiarava: «Non esiste la volontarietà sul pestone, è sempre da punire». Ammesso che sono due episodi che differiscono per posizione in campo e modalità, il principio però è chiaro: il pestone è sempre da punire, che sia volontario o meno, a meno che non si voglia disconoscere il ruolo istituzionale di Rocchi.
Dopo le polemiche per il Var contro il Monza, ora per la Roma c’è la pausa nazionali
Durante la pausa del campionato, Ivan Juric ha concesso alcuni giorni di riposo ai giocatori rimasti nella capitale, mentre attende i risultati degli esami medici per El Shaarawy. La sosta in casa Roma è un’opportunità per ritrovare alcuni calciatori. Tra questi Le Fée, rientrato nella trasferta di Monza dopo un’assenza di oltre un mese. Due settimane di allenamenti intensivi dovrebbero aiutare sia lui che Hummels, fuori per uno stato febbrile a Monza, a recuperare la condizione fisica ideale. Infine, c’è la questione Dybala: l’argentino ha mancato l’ultima partita e ha declinato la convocazione dell’Argentina a causa di un persistente fastidio al flessore sinistro. Nonostante non ci siano lesioni, il dolore c’è e la Joya, vicino ai 31 anni, ha deciso di ascoltare il proprio corpo e di fermarsi con la speranza per Juric e i tifosi che queste due settimane di lavoro servano per recuperarlo in vista di Roma-Inter.
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