Tennis

Le montagne russe con Matteo Berrettini

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Un vero e proprio rollercoaster quello vissuto da Matteo Berrettini ed i suoi tifosi, nel match di ottavi di finale dell’Atp 500 di Vienna. Il romano é infatti è riuscito a superare in tre set l’americano Frances Tiafoe, con il punteggio finale di 6-3, 6-7, 6-3. La vittoria a Vienna contro il tennista a stelle e strisce è la terza su un top 15 in stagione. Questo conferma che Matteo sta ritrovando le giuste sensazioni e finalmente il suo tennis che lo aveva portato come best ranking la 6º posizione nella classifica Atp. Quel che è certo che le partite di Matteo regalano davvero tante emozioni, dalla gioia al dolore per farla breve. Il tennista italiano aveva ottenuto il primo parziale senza troppe difficoltà, giocando quasi sul velluto. Nel secondo inizia a farsi sentire forse un po’ di stanchezza, ma c’è anche la crescita dello statunitense, che dopo aver annullato due match point nel tie break si porta a casa il secondo set.

La grinta di Matteo

Tutta in parità adesso. Tanti tennisti dopo aver avuto una grande chance come quella che ha avuto Matteo, molto probabilmente sarebbero crollati nel terzo set. Ma Matteo no. Dopo essere stato sotto anche di un break si rimbocca le maniche e grazie al suo drittone e al santo servizio porta a casa una partita sudatissima. Il martello italiano è tornato.

La voglia di andare fino in fondo a Vienna

La voglia di andare fino in fondo nel torneo viennese adesso è tanta, e Berrettini adesso ci crede. Il passaggio ai quarti può significare parecchio: ogni volta che l’azzurro ha trovato il pass per il terzo turno, nel 2024, è arrivato poi fino alla finale. È accaduto in 5 occasioni durante l’anno, con 3 trionfi e 2 sconfitte sul più bello. 

Un 2024 tra alti e bassi

La stagione del tennista romano non era partito al meglio. Ritiro al primo grande appuntamento, l’Australian Open contro Tsitsipas, senza neanche scendere in campo. Due mesi di stop per l’azzurro che ha voluto ripartire dal basso, dal circuito Challenger, più precisamente a Phoenix. Da lì in poi la stagione si è ripresa nettamente. Marrakech, poi Gstaad e Kitzbuhel, mentre a Stoccarda si è fermato sul proprio all’ultimo atto contro Draper. Insomma quando trasuda benessere psico-fisico e scaglia le sue martellate a 220 orari, Berrettini diventa veramente ingiocabile, ed uno dei più completi del circuito maschile. Ora l’attuale numero 41 del ranking mondiale attende il vincente tra Khacanov e Nakashima.




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