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Maldini: “Non ho parlato con papà, ma è felice”. Pisilli: “Sogno il Mondiale”

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Manca sempre meno a Italia-Belgio, in programma giovedì sera a Roma. A Coverciano gli Azzurri continuano l’avvicinamento alla partita sotto gli ordini di Luciano Spalletti. In conferenza stampa sono stati presentati due volti nuovi della Nazionale: Niccolò Pisilli e Daniel Maldini.

Nazionale, le parole di Daniel Maldini e Niccolò Pisilli in conferenza stampa

Maldini

“Chiamata al momento giusto? Sì, mi sento bene da tempo e la chiamata è arrivata nel momento perfetto. Sto bene in campo e con la squadra, è il momento. L’Italia ha una qualità incredibile, spero di dare una mano, sacrificandosi l’uno con l’altro. Palladino mi ha aiutato a credere in me stesso. Nesta? Mi trovo bene anche con lui, è bello avere un mister così, che ti parla e sprona. Dybala è il giocatore che mi ha più impressionato in Serie A. Non ho parlato con mio padre di questi giorni, in genere parliamo di altro. La mia famiglia mi è sempre stata vicina. Sono stato contattato anche dal Venezuela, ma ho sempre preferito aspettare il momento giusto e una scelta giusta per me. Credo ne sia valsa la pena. Sul possibile ritorno al Milan non ci sto pensando, tutto è possibile ma penso a fare bene e poi si vedrà alla fine dell’anno. In attacco mi va bene giocare ovunque, forse trequartista, ma va bene anche da esterno o seconda punta, mi cambia davvero poco. Mister Palladino mi ha sempre accolto bene così come il resto della squadra, mi ha aiutato a credere nelle mie potenzialità. Con Nesta ormai siamo insieme da un po’ e anche con lui mi trovo bene”.

Pisilli

“Darò tutto me stesso per dimostrare di meritarmi questa opportunità. Mi fanno piacere le parole di Frattesi che ha speso su di me, per me è un giocatore fortissimo. Spero di diventare un simbolo della Roma nei prossimi anni, però poi nel calcio mai dire mai. Giocare un Mondiale è un sogno e un obiettivo, vedremo se sarà possibile, me lo auguro con tutto me stesso. Devo continuare a migliorare nei contrasti fisici, devo mettere struttura e ci sto lavorando. Lo studio? La mia famiglia ci tiene moltissimo, è importante. Studio Scienze della comunicazione, il giornalismo è un mondo che mi affascino ma preferisco giocare. Per me è un onore essere qui, è un punto di partenza, mi fanno piacere le parole del ct nei miei confronti, spero di dimostrare con i fatti il mio valore. La mia convocazione l’ho scoperta dalle pre convocazioni, non me l’aspettavo. Stare qui in mezzo a tanti campioni è qualcosa di bellissimo, cercherò di imparare da tutti loro.




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